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Qual è il modo più appropriato di pregare?

Fratelli e sorelle, tutti noi sappiamo che pregare Dio è il modo più diretto per i cristiani di comunicare con Lui. Ecco perché, a parte le orazioni mattutine e serali, preghiamo in molti altri momenti, ad esempio quando leggiamo la Bibbia, quando ci riuniamo, osservando il sabato, o quando siamo di fronte alle difficoltà. Ma le nostre preghiere sono in linea con il volere del Signore e Lui ci presterà ascolto? È importante che ogni fratello e sorella comprenda tale questione; altrimenti, non importa quante volte e per quanto preghiamo, tali orazioni non otterranno l’approvazione di Dio. In realtà il Signore Gesù ci ha dato queste risposte molto tempo fa. Cerchiamo di trovare insieme questo aspetto della verità!

1. Saper stare al nostro posto come essere creato nella preghiera

In Luca 18:9-14, è riportato: “E disse ancora questa parabola per certuni che confidavano in se stessi di esser giusti e disprezzavano gli altri: ‘Due uomini salirono al tempio per pregare; l’uno Fariseo, e l’altro pubblicano. Il Fariseo, stando in piè, pregava così dentro di sé: “O Dio, ti ringrazio ch’io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; né pure come quel pubblicano. Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo”. Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: “O Dio, sii placato verso me peccatore!” Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell’altro; perché chiunque s’innalza sarà abbassato; ma chi si abbassa sarà innalzato’”. Dalla parabola del Signore Gesù è facile capire che il Signore ha approvato la preghiera del pubblicano e provato avversione per quella del fariseo. Questo perché la seconda, riportando un elenco delle azioni compiute dal fariseo per Dio, era un modo per pavoneggiarsi e mettersi in mostra. L’uomo si è posto molto in alto, addirittura allo stesso livello di Dio. Ha contrattato con Lui e voleva che gli venisse riconosciuto il suo operato; al cospetto di Dio non ha ottenuto nemmeno un briciolo di pietà. Il suo cuore non era affatto riverente nei confronti di Dio, e ciò ha suscitato il Suo disgusto e il Suo odio. Ma il pubblicano si è comportato in maniera completamente differente – sapeva che era stato un umile peccatore, così nella sua preghiera si è dimostrato ossequioso e si è messo a nudo, ammettendo la propria corruzione e chiedendo sinceramente perdono a Dio. Alla fine ha ricevuto la grazia. Dio ha un comportamento diverso con ciascuno dei due a causa del loro comportamento diverso con Lui. Paragonatelo alle nostre preghiere. Spesso assumiamo l’atteggiamento sbagliato, per esempio: qualche volta, di fronte a un problema, sappiamo che ciò che stiamo facendo non è conforme alla parola di Dio, eppure siamo comunque determinati a farlo, e nelle nostre preghiere vogliamo addirittura che Dio compia cose secondo la nostra volontà. Quando adempiamo ai nostri doveri, o non tradiamo il Signore quando veniamo arrestati, abbiamo l’impressione di essere molto devoti a Lui, di amarLo davvero. Allo stesso modo, quando preghiamo, chiediamo benedizioni o corone, e se Dio non ci benedice, bisticciamo con Lui. Nel momento in cui ci ammaliamo o accade qualcosa di terribile a casa, nelle nostre orazioni biasimiamo Dio per non averci protetto, e tentiamo persino di ragionare e di pareggiare i conti con Lui. La lista è infinita. Tutte queste preghiere avanzano pretese a Dio e provano a forzarGli la mano; ciò significa sfruttarLo e rimproverarLo, e addirittura contrapporsi a Lui per sostenere il confronto. Simili preghiere sono del tutto prive di coscienza e raziocinio; sono tutte in opposizione a Dio. Per farci ascoltare da Dio, noi cristiani dovremmo pregare come ha fatto il pubblicano. Dovremmo saper stare al nostro posto come esseri creati, avere un atteggiamento compassionevole al cospetto di Dio, e pregarLo con il presupposto dell’obbedienza. Non dovremmo tentare di imporGli i nostri desideri o esigere che Egli agisca secondo il nostro volere. Dovremmo soltanto chiederGli che realizzi le cose in base alla Sua volontà. Solo così Dio darà ascolto alle nostre preghiere e ci illuminerà e guiderà.

2. Prega Dio con sincerità e onestà

Il Signore Gesù una volta disse ai Suoi discepoli: “E quando pregate, non siate come gl’ipocriti; poiché essi amano di fare orazione stando in piè nelle sinagoghe e ai canti delle piazze per esser veduti dagli uomini. Io vi dico in verità che cotesto è il premio che ne hanno. Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l’uscio fa’ orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa(Matteo 6:5-6). Da quello che è scritto nella Bibbia capiamo che quando i farisei pregavano, sceglievano spesso un posto gremito di gente. Preferivano stare in piedi nelle sinagoghe o ai crocevia, dove di frequente recitavano le Scritture e sciorinavano lunghe preghiere. Tutto questo per farsi vedere dagli altri, per essere considerati i più devoti, i più pii, e ottenere così l’ammirazione e il rispetto delle persone. Una simile preghiera serve soltanto a tenerli in grande considerazione e a metterli in mostra; è un tentativo di ingannare Dio. Ecco perché il Signore Gesù disse che i farisei erano ipocriti e che le loro preghiere erano ipocrite – ne era disgustato. Se ci riflettiamo sopra, molte volte nelle nostre orazioni albergano anche ragioni sbagliate. Per esempio, quando ci raccogliamo in preghiera, non facciamo presente a Dio le nostre vere difficoltà o la nostra corruzione, aprendo il cuore e chiedendoGli di indicarci la via e di farci da guida. Usiamo invece un linguaggio fiorito ed elargiamo vane lodi, oppure recitiamo capitoli tratti dalla Bibbia o non facciamo altro che parlare delle Scritture. Crediamo che chiunque abbia memorizzato più Scritture e sappia esprimersi in maniera più eloquente preghi meglio. Pensiamo anche che se facciamo più spesso le nostre orazioni mattutine e serali, e inoltre preghiamo prima dei pasti e rendiamo grazie a Dio dopo aver mangiato e dedichiamo più tempo a queste cose, diventeremo più spirituali e devoti. Pensiamo che pregare in questo modo sia maggiormente in linea con il volere del Signore. In realtà, così facendo, non mettiamo il nostro cuore in comunione con il Signore e non Lo adoriamo veramente. Piuttosto, restiamo aggrappati ai nostri motivi e obiettivi, ed è solo per mostrare agli altri quanto grande è il nostro cercare che ricorriamo a questa farsa. Pregare in tal modo significa farlo puramente come un automa, muovendo solo le labbra, e l’atto del pregare si riduce a mero rito religioso. Vuol dire essere formali con Dio e provare a prendersi gioco di Lui; ciò Lo indigna. Il Signore Gesù disse: “Iddio è spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in ispirito e verità(Giovanni 4:24). Dio è il Signore della creazione, quindi quando noi creature preghiamo davanti al Creatore, dovremmo avere un cuore ossequioso e adorarLo con sincerità, accettare il Suo esame e dirGli quello che abbiamo nel cuore, quello che è reale. Solo una simile preghiera reca gioia a Dio.

3. Prega Dio per fare la Sua volontà

In Matteo 6:9-10, 13 il Signore Gesù disse: “Voi dunque pregate così: ‘Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo. […] e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno’”. Fin da quando l’umanità fu corrotta da Satana, Dio si è adoperato per salvarla, perché noi potessimo fuggire dal male, dalle limitazioni e dal deterioramento di Satana, e infine essere guadagnati da Dio. Dio spera dunque che le persone siano in grado di giungere al Suo cospetto e accettare la Sua salvezza; e che vivano secondo la Sua parola e soprattutto Lo riveriscano. Ecco il motivo per cui nelle nostre preghiere non possiamo soltanto fare suppliche per noi stessi, ma dobbiamo altresì considerare il volere divino, portare un fardello perché si compia il volere di Dio sulla terra e far sì che il Regno di Cristo appaia sulla terra. Dobbiamo pregare per diffondere il Vangelo di Dio in ogni angolo del mondo. Questo è un altro percorso di pratica per conformare le preghiere del cristiano al volere di Dio. Per esempio, di fronte a varie difficoltà, alle derisioni e alle sofferenze mentre diffondiamo il Vangelo e ci sentiamo deboli e negativi, dovremmo pregare Dio seriamente e chiederGli di darci fede e forza, permettendoci di rinunciare alla carne e di superare le avversità, e di non esporci alle limitazioni delle forze nemiche. Quando lavoriamo e predichiamo dovremmo pregare Dio con un fardello, chiedendoGli di illuminarci e guidarci per comprendere la Sua parola e condividere così la Sua volontà durante i raduni. Allora potremo condurre i fratelli e le sorelle alla pratica e all’esperienza della parola di Dio, portando loro al Suo cospetto e lasciando che venga fatta la Sua volontà. Quando vediamo compiere impudenze e malvagità nella Chiesa, dovremmo pregare Dio e chiederGli fede e coraggio, e dovremmo anche comprendere la verità per scoprire gli inganni di Satana e difendere gli interessi della casa di Dio. Se preghiamo di frequente per la venuta del Regno di Dio e perché venga fatta la Sua volontà, e siamo in grado di offrire un po’ di forza per diffondere il Suo Vangelo, allora Dio approverà le nostre preghiere e queste saranno in linea con il Suo volere. In effetti nella Bibbia ci sono alcune preghiere che hanno ottenuto l’approvazione divina, come quando il re Davide costruì un tempio per Jahvè Dio affinché il popolo potesse adorarLo in quel luogo sacro. Pregava spesso Dio per tale progetto, e lo mise anche in pratica; quelle suppliche ottennero l’approvazione divina, e alla fine il sovrano si allineò al Suo volere. Dopo che Salomone divenne re e Dio gli apparve in sogno, chiedendo cosa avrebbe desiderato, lui non volle ricchezze o una lunga vita, ma soltanto il dono della saggezza per governare meglio il popolo di Dio, così il Suo popolo avrebbe potuto adorare meglio Dio. Questi approvò le sue orazioni, e non solo gli diede il dono della saggezza, ma anche le ricchezze e una lunga vita che il sovrano non aveva nemmeno chiesto. Pregare per compiere la volontà di Dio significa chiaramente fare una preghiera che sia in totale accordo con la Sua volontà.

4. Prega il Signore con capacità di sopportazione e risolutezza – Non scoraggiarti

In Luca 18:1-8 si dice: “Propose loro ancora questa parabola per mostrare che dovevano del continuo pregare e non stancarsi. ‘In una certa città v’era un giudice, che non temeva Iddio né aveva rispetto per alcun uomo; e in quella città vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: “Fammi giustizia del mio avversario”. Ed egli per un tempo non volle farlo; ma poi disse fra sé: “Benché io non tema Iddio e non abbia rispetto per alcun uomo, pure, poiché questa vedova mi dà molestia, le farò giustizia, che talora, a forza di venire, non finisca col rompermi la testa”’. E il Signore disse: ‘Ascoltate quel che dice il giudice iniquo. E Dio non farà egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sarà egli tardo per loro? Io vi dico che farà loro prontamente giustizia. Ma quando il Figliuol dell’uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?’” Questa parabola dimostra che quando preghiamo il Signore per cercare la volontà di Dio o chiediamo qualcosa, non possiamo essere impazienti di avere la soluzione. Ci sono princìpi in base ai quali le preghiere vengono esaudite da Dio, e noi dobbiamo imparare ad aspettare, a cercare e obbedire. Dio è tanto onnipotente quanto pratico. Lui non compie prodigi, ma la Sua opera di guidare e dare nutrimento all’umanità si fonda esclusivamente sull’effettiva statura delle persone, ed è fatto tutto in base a dove loro possono arrivare realmente. Finché le nostre suppliche sono conformi alla Sua volontà, Egli esaudirà certamente le nostre preghiere. Dobbiamo avere fede in Dio. Abbiamo provato tutti questo genere di cose: qualche volta, quando incontriamo una difficoltà e non sappiamo cosa fare, ci rivolgiamo a Dio in preghiera e, attraverso la lettura della Sua parola e la condivisione con fratelli e sorelle, Dio ci illumina e ci guida molto in fretta, fornendoci un percorso di pratica. Oppure abbiamo pregato a lungo per qualcosa e non abbiamo ricevuto una risposta da Dio, e in quei momenti dobbiamo placare i nostri cuori e aspettare che la Sua volontà si riveli a noi. In altre occasioni Dio mette alla prova la nostra fede per vedere se siamo in grado di fare veramente affidamento su di Lui. Talora mira a svelare l’adulterazione che è dentro di noi e a purificare la nostra corruzione. A volte vuole davvero mobilitarSi, fare in modo che persone, cose o eventi esaudiscano le nostre preghiere, e ciò richiede tempo e un certo processo. Ci sono anche situazioni in cui Dio vede che la nostra statura presente è piccola e che noi non possiamo intraprendere qualcosa, non possiamo raggiungerlo, così attende che la nostra statura sia cresciuta un po’ e poi porta a termine quella cosa per noi… In generale, che le nostre preghiere a Dio vengano esaudite o meno, noi dobbiamo avere fede in Lui e credere che tutto ciò che Dio fa in noi è giusto, che tutto fa bene alla nostra crescita in vita, e che la buona volontà di Dio esiste all’interno di ogni cosa. Che le difficoltà che affrontiamo siano nella nostra quotidianità o nel servire Dio, dunque, non possiamo perderci d’animo, ma dobbiamo essere come le vedove in cerca di un rimedio e avere cuore costante e fede genuina in Dio, venire spesso al Suo cospetto nella preghiera e nella ricerca, in attesa che la Sua volontà si riveli a noi. Dobbiamo credere che quando verrà il tempo di Dio, noi otterremo la rivelazione e l’illuminazione dello Spirito Santo, e vedremo l’onnipotenza e la saggezza di Dio, e i Suoi prodigi.

I quattro elementi della preghiera di cui sopra sono un percorso di pratica per la preghiera cristiana, e se noi riusciamo a cimentarci in questo e a metterlo in pratica ogni giorno, saremo capaci di stabilire un giusto rapporto con Dio e di comprendere la verità all’interno della Sua parola. La nostra condizione spirituale migliorerà sempre di più, e avremo sempre più fiducia nella nostra fede e nei nostri seguaci di Dio. Le nostre preghiere otterranno anche la Sua approvazione!

Nota del curatore: Come pregare per ottenere l’approvazione di Dio è una verità che abbiamo urgente bisogno di comprendere. Questo saggio illustra un percorso per i cristiani su come pregare per farsi ascoltare dal Signore. Possiamo pregare Dio onestamente, con l’anima, dirGli cosa abbiamo nel cuore, saper stare al nostro posto come esseri creati, e spesso offrire preghiere perché venga fatta la Sua volontà. Credo che se mettiamo in pratica questi quattro princìpi, le nostre preghiere saranno ascoltate da Dio. Inoltre, vorrei consigliare “I princìpi della preghiera a Dio”. Possiamo comprendere insieme questo aspetto della verità.

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Tags: come pregare Pregare Dio