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Seconda storia: Una grande montagna, un ruscello, un vento furioso e un’onda gigantesca

C’era un ruscello che serpeggiava qua e là, e alla fine arrivò ai piedi di una grande montagna. La montagna ostruiva il percorso del ruscello, che allora con la sua vocina fioca chiese alla montagna: “Per favore, lasciami passare, mi stai ostacolando e mi impedisci di avanzare”. La montagna allora domandò: “Dove stai andando?” Al che il ruscello replicò: “Sto cercando casa mia”. Disse la montagna: “Va bene, vai avanti e passa sopra di me!” Ma poiché il ruscello era troppo debole e troppo giovane, non aveva modo di superare una montagna così grande, perciò non ebbe altra scelta che continuare a scorrere ai piedi della montagna…

Sopraggiunse un vento furioso, che trasportò sabbia e detriti verso il luogo in cui sorgeva la montagna. Il vento ululò alla montagna: “Fammi passare!” La montagna domandò: “Dove stai andando?” Il vento rispose mugghiando: “Voglio passare sull’altro lato della montagna”. La montagna disse: “Va bene, se riesci ad attraversarmi, puoi andare!” Il vento furioso ululò qua e là, ma per quanto violentemente soffiasse non riuscì ad attraversare la montagna. Il vento si stancò e si fermò a riposare, e sull’altro lato della montagna cominciò a soffiare una brezza leggera, gradevole per la popolazione di lì. Questo fu il saluto che la montagna rivolse agli esseri umani…

Sulla riva del mare, la spuma si frangeva dolcemente sugli scogli. All’improvviso si sollevò un’onda gigantesca che si spinse rombando verso la montagna. “Spostati!” urlò l’onda gigantesca. La montagna domandò: “Dove stai andando?” Incapace di frenare la propria irruenza, l’onda tuonò: “Sto espandendo il mio territorio! Voglio allungare le mie braccia!”. La montagna disse: “Va bene, se riesci a superare la mia cima, ti cederò il passo”. La grande onda indietreggiò leggermente e poi di nuovo si sollevò verso la montagna. Ma per quanto si sforzasse non riuscì a superare la vetta. Non ebbe altra scelta che ritirarsi lentamente verso il mare…

Per migliaia di anni, il ruscello continuò a scorrere dolcemente ai piedi della montagna. Seguendo il percorso tracciato dalla montagna, il ruscello riuscì a tornare a casa, dove si unì a un fiume, che a sua volta confluì nel mare. Sotto la protezione della montagna, il ruscello non si smarrì mai. Il ruscello e la montagna si rafforzavano a vicenda e dipendevano uno dall’altra, si corroboravano, si controbilanciavano ed esistevano insieme.

Per migliaia di anni, il vento furioso non fece che ululare, com’era sua abitudine. Veniva ancora spesso a “far visita” alla montagna, sollevando grandi vortici di sabbia. Minacciava la montagna, ma non riuscì mai ad attraversarla. Il vento e la montagna si rafforzavano a vicenda e dipendevano uno dall’altra, si corroboravano, si controbilanciavano ed esistevano insieme.

Per migliaia di anni, l’onda gigantesca non si acquietò mai e continuò a spingersi avanti, espandendo senza sosta il suo territorio. Mugghiava e si sollevava ripetutamente contro la montagna, ma quest’ultima non si spostò mai di un centimetro. La montagna vegliava sul mare e in questo modo le creature marine si moltiplicavano e prosperavano. L’onda e la montagna si rafforzavano a vicenda e dipendevano una dall’altra, si corroboravano, si controbilanciavano ed esistevano insieme.

Così finisce la nostra storia. Prima di tutto, diteMi, di cosa parlava? Prima c’era una montagna, un ruscello, un vento furioso e un’onda gigantesca. Che cosa è successo nella prima parte con il ruscello e la grande montagna? Perché ho scelto di parlare di un ruscello e di una montagna? (Sotto la protezione della montagna, il ruscello non si è mai smarrito. Si affidavano l’uno all’altra.) Direste che la montagna proteggeva oppure ostacolava il ruscello? (Lo proteggeva.) Ma non lo ostacolava? La montagna e il ruscello badavano l’uno all’altra; la montagna proteggeva il ruscello ma era anche un ostacolo. La montagna proteggeva il ruscello mentre si univa al fiume, ma gli impediva anche di scorrere dove voleva, causando inondazioni e provocando disastri per la popolazione. Non è di questo che trattava questa parte? La protezione del ruscello da parte della montagna e il suo agire da barriera hanno salvaguardato le abitazioni della popolazione. Poi il ruscello si unisce al fiume ai piedi della montagna e quindi scorre verso il mare. Non è forse questa la regola che governa l’esistenza del ruscello? Cosa ha permesso al ruscello di confluire nel fiume e poi nel mare? Non è stata forse la montagna? Il ruscello si affidava alla protezione della montagna e al fatto che la montagna agisse da barriera. Non è questo il punto principale? Vedi l’importanza delle montagne per l’acqua, in questo esempio? Dio ha avuto il Suo scopo nel creare ogni montagna, piccola o grande? (Sì.) Questo breve passaggio, con solo un ruscello e una grande montagna, ci fa vedere il valore e il significato della creazione di queste due cose da parte di Dio. Ci mostra anche la Sua sapienza e la Sua finalità nel modo in cui Egli governa queste due cose. Non è così?

Di che cosa tratta la seconda parte della storia? (Di un vento furioso e della grande montagna.) Il vento è una cosa buona? (Sì.) Non necessariamente, poiché a volte è troppo forte e causa disastri. Come ti sentiresti se dovessi restare fuori al vento furioso? Dipende da quanto è forte. Se fosse un vento di forza 3 o 4, sarebbe tollerabile; al massimo una persona potrebbe avere difficoltà a tenere gli occhi aperti, ma se il vento soffiasse tanto forte da diventare un uragano, saresti in grado di resistergli? Non ci riusciresti. Allora è sbagliato dire che il vento è sempre buono o sempre cattivo, perché dipende dalla sua forza. Allora a cosa serve la montagna, qui? Non è una sorta di filtro per il vento? A cosa riduce il vento furioso? (A una brezza.) Ora, nell’ambiente in cui vivono gli esseri umani, la maggior parte delle persone sperimenta venti di burrasca o semplici brezze? (Brezze.) Non era forse questo uno degli scopi di Dio, una delle Sue intenzioni nel creare le montagne? Come sarebbe se le persone vivessero in un ambiente in cui il vento spandesse selvaggiamente la sabbia, senza filtri o impedimenti? Una terra insidiata da sabbia e sassi sollevati dal vento non sarebbe inabitabile? I sassi potrebbero colpire le persone, e la sabbia potrebbe accecarle. Il vento potrebbe travolgere le persone o risucchiarle in aria. Le case sarebbero distrutte e avverrebbe ogni sorta di catastrofi. Ma l’esistenza del vento furioso ha un valore? Ho detto che era cattivo, quindi si potrebbe pensare che non abbia valore, ma è così? Non ha forse valore una volta trasformato in brezza? Di cosa hanno bisogno principalmente le persone quando il tempo è umido o afoso? Di una brezza leggera che soffi dolcemente, per rinfrescare e rischiarare la mente, per acuire il pensiero, per ristabilire e migliorare l’umore. Per esempio, siete tutti seduti in una stanza con molte persone e l’aria è viziata; allora di che cosa avete bisogno principalmente? (Di una brezza leggera.) Recarsi in un luogo dove l’aria è torbida e sporca può rallentare il pensiero, ridurre il flusso sanguigno e offuscare la mente. Però l’aria si purifica se ha la possibilità di muoversi e circolare e le persone si sentono meglio nell’aria fresca. Anche se il ruscello e il vento furioso possono diventare disastrosi, finché la montagna è lì trasformerà quel pericolo in una forza che va a beneficio delle persone. Non è così?

Di che cosa parla la terza parte della storia? (Della grande montagna e dell’onda gigantesca.) Della grande montagna e dell’onda gigantesca. Questa parte si svolge presso il mare, ai piedi di una montagna. Vediamo la montagna, la spuma dell’oceano e un’onda gigantesca. Che cos’è la montagna per l’onda in questo esempio? (Una protezione e una barriera.) È sia una protezione sia una barriera. L’obiettivo di proteggerla è impedire al mare di scomparire, in modo che le creature che ci vivono possano moltiplicarsi e prosperare. Agendo da barriera, la montagna impedisce all’acqua marina di straripare causando una catastrofe, che danneggerebbe e distruggerebbe le case della popolazione. Dunque possiamo dire che la montagna è sia una barriera che una protezione.

È questo il significato dell’interconnessione tra la grande montagna e il ruscello, fra la grande montagna e il vento furioso e fra la grande montagna e l’onda gigantesca; questo è il significato del loro rafforzarsi e controbilanciarsi reciprocamente, e della loro coesistenza. Queste cose, che Dio ha creato, sono governate nella loro esistenza da una regola e da una legge. Dunque quali atti di Dio avete visto in questa storia? Dio Si è disinteressato di tutte le cose dopo averle create? Ha creato leggi e ha ideato i modi perché tutte le cose funzionino, solo per ignorarle subito dopo? È andata così? (No.) E allora come? Dio ha ancora il controllo. Egli domina l’acqua, il vento e le onde. Non permette che si scatenino né che danneggino o distruggano le case della popolazione. Per questo gli esseri umani possono vivere e moltiplicarsi e prosperare sul territorio. Significa che, quando ha creato tutte le cose, Dio aveva già pianificato le regole per la loro esistenza. Quando Dio ha creato ogni cosa, ha fatto sì che fosse di beneficio per l’umanità e ne ha assunto il controllo, in modo che non risultasse fastidiosa o disastrosa per l’umanità. Se non fossero gestite da Dio, le acque non scorrerebbero forse dappertutto? Il vento non soffierebbe ovunque? L’acqua e il vento seguono le regole? Se Dio non li gestisse, non sarebbero governati da alcuna regola e il vento ululerebbe e le acque scorrerebbero incontrollate causando inondazioni. Se l’onda fosse stata più alta della montagna, il mare potrebbe esistere ancora? Non potrebbe esistere. Se la montagna non fosse stata alta come l’onda, il mare non esisterebbe e la montagna perderebbe il proprio valore e significato.

Vedete la sapienza di Dio in queste due storie? Dio ha creato tutto ciò che esiste, ed è sovrano di tutto ciò che esiste; Egli lo gestisce tutto e provvede alla sua totalità, e in tutte le cose Egli vede ed esamina ogni parola e azione di tutto ciò che esiste. Allo stesso modo Dio vede ed esamina ogni recesso della vita umana. Perciò Dio conosce intimamente ogni dettaglio di tutto ciò che esiste all’interno della Sua creazione, dalla funzione di ogni cosa, la sua natura e le regole per la sua sopravvivenza al significato della sua vita e al valore della sua esistenza; tutto ciò è noto a Dio nella sua totalità. Dio ha creato tutte le cose; pensate che abbia bisogno di studiare le regole che le governano? Dio ha bisogno di studiare la conoscenza umana o la scienza per conoscerle e comprenderle? (No.) Esiste qualcuno nell’umanità che abbia la conoscenza e l’erudizione per capire tutte le cose come fa Dio? Non esiste, giusto? Ci sono astronomi o biologi che capiscano veramente le regole in base alle quali vivono e crescono tutte le cose? Possono capire veramente il valore dell’esistenza di ogni cosa? (No.) Questo perché tutte le cose sono state create da Dio e, per quanto profondamente l’umanità studi questa conoscenza, o per quanto tempo dedichi al cercare di apprenderla, non sarà mai in grado di sondare il mistero o lo scopo della creazione di tutte le cose da parte di Dio. Non è così? Ora, sulla base della discussione che abbiamo avuto fin qui, sentite di aver acquisito una comprensione parziale del vero significato dell’espressione “Dio è la fonte di vita per tutte le cose”? (Sì.) Sapevo che quando avrei parlato di questo argomento – Dio è la fonte di vita per tutte le cose – molti avrebbero subito pensato a un’altra affermazione: “Dio è verità, e Dio usa la Sua parola per provvedere a noi”, ma non sarebbero andati oltre quel livello di significato. Alcuni avrebbero perfino ritenuto che il provvedere alla vita umana da parte di Dio, con la fornitura giornaliera di cibo e bevande e di tutte le necessità quotidiane, non equivalga a provvedere all’uomo. Qualcuno non la pensa forse così? Eppure, l’intento di Dio non è evidente nella Sua creazione: permettere all’umanità di esistere e vivere normalmente? Dio preserva l’ambiente in cui vivono gli esseri umani e fornisce tutte le cose necessarie all’umanità per sopravvivere. Inoltre gestisce e detiene la sovranità su tutte le cose. Tutto questo consente all’umanità di vivere, prosperare e moltiplicarsi normalmente; è in questo modo che Dio provvede a tutte le cose e all’umanità. Gli esseri umani non devono riconoscere e capire queste cose? Forse alcuni potranno dire: “Questo argomento è troppo lontano dalla nostra conoscenza del vero Dio Stesso e noi non vogliamo conoscerlo perché non viviamo di solo pane, ma viviamo invece della parola di Dio”. È giusto questo intendimento? (No.) Che cosa c’è di sbagliato? Potete avere una comprensione completa di Dio se conoscete soltanto le cose che Egli ha detto? Se accettate soltanto la Sua opera e il Suo giudizio e castigo, potete avere una comprensione completa di Dio? Se conoscete solo una piccola parte dell’indole di Dio, una piccola parte dell’autorità di Dio, lo ritenete sufficiente per raggiungere una comprensione di Dio? (No.) Le azioni di Dio cominciarono con la Sua creazione di tutte le cose e proseguono oggi: le Sue azioni sono sempre evidenti, di momento in momento. Se si crede che Dio esista solo perché ha scelto un gruppo di persone su cui compiere la Sua opera per salvarle, e che niente altro abbia a che fare con Dio, né con la Sua autorità, la Sua identità e le Sue azioni, questo può considerarsi un conoscere veramente Dio? Coloro che hanno una cosiddetta conoscenza di Dio hanno solo una comprensione parziale, in base alla quale limitano l’azione di Dio a un unico gruppo di persone. Questa è forse una vera conoscenza di Dio? Le persone con questo genere di conoscenza non stanno forse negando la Sua creazione di tutte le cose e la Sua sovranità su di esse? Alcuni non vogliono prestarvi attenzione, pensando invece fra sé: “Non vedo la sovranità di Dio su tutte le cose. È un’idea talmente distante che non voglio capirla. Dio fa ciò che vuole e questo non ha nulla a che fare con me. Io accetto solo la guida di Dio e la Sua parola, in modo che io possa essere salvato e reso perfetto da Dio. Non mi interessa altro. Le regole che Dio ha stabilito nel creare tutte le cose e ciò che Egli fa per provvedere a queste e all’umanità non hanno nulla a che vedere con me”. Che modo di parlare è questo? Non è un atto di ribellione? C’è qualcuno fra voi che ha una comprensione di questo tipo? Anche se nessuno lo dice, so che tantissimi di voi la pensano in questo modo. Le persone così, rigide e inflessibili, osservano ogni cosa da un loro personale punto di vista “spirituale”. Vogliono limitare Dio alla Bibbia, limitare Dio alle parole che ha pronunciato e limitare Dio al senso letterale della parola scritta. Non vogliono saperne di più riguardo a Dio e non vogliono che Egli spartisca la Sua attenzione nel fare altre cose. Questo tipo di pensiero è infantile ed estremamente religioso. Coloro che sostengono queste opinioni possono conoscere Dio? Avrebbero grande difficoltà a conoscere Dio. Oggi ho raccontato due storie, ciascuna delle quali affronta un aspetto diverso. Potreste avere la sensazione, dal momento che siete appena venuti in contatto con esse, che siano profonde o un po’ astratte, difficili da intendere e da capire. Potrebbe risultare difficile collegarle alle azioni di Dio e a Dio Stesso. Nondimeno, tutte le azioni di Dio e tutto ciò che Egli ha fatto nel creato e tra l’umanità dovrebbero essere conosciute in maniera chiara e precisa da ogni persona, da tutti coloro che cercano di conoscere Dio. Questa conoscenza darà certezza al tuo credere nella vera esistenza di Dio. Inoltre ti darà una conoscenza precisa della sapienza di Dio, della Sua potenza e di come Egli provveda a tutte le cose. Ti consentirà di concepire chiaramente la vera esistenza di Dio e di vedere che non è fittizia, non è un mito, non è vaga, non è solo una teoria e di certo non è solo un conforto spirituale, ma un’esistenza reale. Inoltre consentirà agli uomini di sapere che Dio ha sempre provveduto a tutta la creazione e all’umanità; Dio lo fa a modo Suo e secondo i Suoi tempi. Quindi è perché Dio ha creato tutte le cose e dato loro delle regole, se ciascuna di esse, in base a quanto da Lui preordinato, è in grado di eseguire i compiti assegnati, adempiere alle proprie responsabilità e assolvere al proprio ruolo; in base a quanto da Lui preordinato, ogni cosa ha una propria utilità a servizio dell’umanità e dello spazio e dell’ambiente in cui vivono gli esseri umani. Se Dio non avesse agito in questo modo e l’umanità non avesse un ambiente siffatto in cui vivere, la fede delle persone in Dio e il fatto di seguirLo non sarebbero possibili; tutto si ridurrebbe soltanto a chiacchiere vane. Non è così?

Diamo un’altra occhiata alla storia della grande montagna e del ruscello. A cosa serve la montagna? Sulla montagna prosperano esseri viventi, perciò la sua esistenza ha un valore intrinseco; allo stesso tempo, la montagna ostacola il ruscello, facendo sì che non scorra dove vuole causando catastrofi agli esseri umani. Non è vero? La montagna esiste nel suo peculiare modo di essere, consentendo alla miriade di esseri viventi di prosperare – gli alberi, l’erba e tutte le altre piante e gli animali che la abitano. La montagna guida anche il corso del ruscello: raccoglie le sue acque e le conduce naturalmente attorno alle sue pendici, dove possono confluire nel fiume e infine nel mare. Le regole qui in vigore non sono state create dalla natura, ma sono state invece predisposte appositamente da Dio all’epoca della creazione. Quanto alla grande montagna e al vento furioso, anche la montagna ha bisogno del vento. La montagna ha bisogno che il vento accarezzi gli esseri viventi che la abitano, e allo stesso tempo la montagna limita la forza del vento furioso perché non soffi in maniera sfrenata. Questa regola racchiude, sotto un certo aspetto, il dovere della grande montagna; e allora, questa regola che riguarda il dovere della montagna ha preso forma da sola? (No.) È stata predisposta da Dio. La grande montagna ha il proprio dovere e anche il vento furioso ha il proprio dovere. Ora passiamo alla grande montagna e all’onda gigantesca. Senza la presenza della montagna, l’acqua troverebbe forse da sola la direzione in cui scorrere? (No.) L’acqua si spanderebbe ovunque. La montagna ha il proprio valore esistenziale in quanto montagna, e il mare ha il proprio valore esistenziale in quanto mare; tuttavia, nelle circostanze in cui possono coesistere normalmente e non interferire l’una con l’altro, si limitano a vicenda; la grande montagna limita il mare affinché non causi inondazioni, proteggendo così le case della popolazione, e questo inoltre consente al mare di nutrire gli esseri viventi che vi dimorano. Questo paesaggio ha forse preso forma da solo? (No.) Anche questo è stato creato da Dio. Da queste immagini vediamo che quando Dio creò tutte le cose prestabilì dove sarebbe sorta la montagna, dove sarebbe potuto scorrere il ruscello, da quale direzione il vento furioso avrebbe cominciato a soffiare e dove sarebbe andato, nonché quanto sarebbero state alte le onde gigantesche. Le intenzioni e gli scopi di Dio sono racchiusi in tutte queste cose e sono i Suoi atti. Ora riuscite a vedere che gli atti di Dio sono presenti in tutte le cose? (Sì.)

Qual è il nostro scopo nel parlare di queste cose? È far sì che le persone studino le regole con cui Dio ha creato tutte le cose? È stimolare l’interesse per l’astronomia e la geografia? (No.) E allora qual è? È far sì che le persone capiscano gli atti di Dio. Nelle azioni di Dio, gli esseri umani possono confermare e verificare che Dio è la fonte di vita per tutte le cose. Se sei in grado di capire questo punto, potrai veramente confermare che il posto di Dio è nel tuo cuore e che Egli è l’unico Dio Stesso, Creatore dei cieli e della terra e di tutte le cose. Allora è utile per la tua comprensione di Dio conoscere le regole di tutte le cose e conoscere gli atti di Dio? (Sì.) Quanto è utile? In primo luogo, quando avrai capito gli atti di Dio, potrai ancora mostrare interesse per l’astronomia e la geografia? Avrai ancora il cuore di uno scettico e dubiterai che Dio è il Creatore di tutte le cose? Avrai ancora il cuore di un ricercatore e dubiterai che Dio sia il Creatore di tutte le cose? (No.) Quando avrai confermato che Dio è il Creatore di tutte le cose e compreso alcune delle regole alla base della Sua creazione, nel tuo cuore crederai veramente che Dio provvede a tutte le cose? (Si.) “Provvede” qui è inteso in una particolare accezione, o il suo utilizzo si riferisce a una particolare circostanza? “Dio provvede a tutte le cose” è un’espressione con un significato e un ambito di applicazione molto ampi. Dio non provvede solo alle necessità quotidiane delle persone in fatto di cibo e bevande; egli fornisce all’umanità tutto ciò di cui ha bisogno, compreso tutto ciò che gli esseri umani vedono, ma anche le cose che non possono essere viste. Dio sostiene, gestisce e governa questo ambiente di vita, che è essenziale per l’umanità. In altre parole, di qualunque ambiente l’umanità abbia bisogno in qualunque stagione, Dio l’ha predisposto. Dio gestisce anche qualsiasi atmosfera o qualsiasi temperatura adatte per la sopravvivenza umana. Le regole che governano questi aspetti non compaiono da sole o a caso; sono sempre il risultato della sovranità di Dio e dei Suoi atti. Dio Stesso è all’origine di tutte queste regole ed è la sorgente di vita per tutte le cose. Questo è un dato di fatto consolidato e inattaccabile, che tu ci creda o no, che tu lo veda o no, che tu riesca a capirlo o no.

So che la grande maggioranza delle persone ha fede soltanto nelle parole e nell’opera di Dio che sono incluse nella Bibbia. Per una minoranza di persone, Dio ha rivelato i Suoi atti e consentito loro di vedere il valore della Sua esistenza, nonché di avere una qualche comprensione della Sua identità e una conferma del fatto della Sua esistenza. Tuttavia, per molte più persone il fatto che Dio abbia creato tutte le cose e che Egli gestisca e provveda a tutte le cose appare vago o impreciso, ed esse assumono perfino un atteggiamento di dubbio. Un simile atteggiamento le induce a credere costantemente che le leggi del mondo naturale si siano formate da sole, che i cambiamenti, le trasformazioni e i fenomeni della natura e le leggi che la governano siano originati dalla natura stessa. Le persone non riescono a immaginare nei loro cuori come Dio abbia creato e governi tutte le cose; non riescono a capire come Dio gestisca e provveda a tutte le cose. Conformemente ai limiti di questa premessa, le persone non riescono a credere che Dio abbia creato, regni su tutte le cose e provveda a esse; persino coloro che credono sono limitati, nella loro fede, all’Età della Legge, all’Età della Grazia e all’Età del Regno: sono convinti che gli atti di Dio e le cose che fornisce all’umanità siano appannaggio esclusivo del Suo popolo eletto. Questa è una cosa che sono molto restio a vedere e che causa tanto dolore, poiché l’umanità, pur godendo di tutto ciò che Dio apporta, allo stesso tempo nega tutto ciò che Egli fa e tutto ciò che Egli le dona. Gli esseri umani credono soltanto che i cieli e la terra e tutte le cose siano governati da proprie regole naturali e da proprie leggi naturali per la sopravvivenza, e che siano privi di qualunque governante che li amministri o di qualsiasi sovrano che provveda a loro e li preservi. Anche se credi in Dio, potresti non credere che tutti questi siano Suoi atti; in effetti, questo è uno degli aspetti più spesso trascurati da ogni credente in Dio, da tutti coloro che accettano la parola di Dio e che Lo seguono. Perciò, non appena comincio a parlare di qualcosa che non sia collegato alla Bibbia o alla cosiddetta terminologia spirituale, alcuni si annoiano o si stancano o provano addirittura disagio. Sentono come se le Mie parole fossero slegate dalle persone spirituali e dalle cose spirituali. È una cosa terribile. Quando si tratta di conoscere gli atti di Dio, anche se non menzioniamo l’astronomia, né facciamo ricerche di geografia o biologia, dobbiamo nondimeno comprendere la sovranità di Dio su tutte le cose, riconoscere il Suo provvedere a tutte le cose e che Egli è la fonte di tutte le cose. Questa è una lezione necessaria che va appresa. Credo che abbiate capito le Mie parole, vero?

Le due storie che ho appena raccontato, sebbene alquanto insolite nel contenuto e nella forma, e narrate in maniera singolare, erano il Mio tentativo di usare un linguaggio chiaro e un approccio per aiutarvi ad acquisire e accettare qualcosa di più profondo. Questo era il Mio unico obiettivo: da queste storielle e dalle immagini che presentano, volevo farvi vedere e credere che Dio è sovrano su tutte le cose. L’obiettivo di raccontare queste storie è consentirvi di vedere e conoscere gli atti infiniti di Dio entro i confini limitati di una storia. Quanto al momento in cui realizzerete e conseguirete pienamente in voi questo risultato, dipende dalle vostre esperienze e dalla vostra ricerca individuale. Se sei una persona che persegue la verità e cerca di conoscere Dio, queste cose ti serviranno da promemoria ancor più convincente; ti accorderanno una consapevolezza profonda, una chiarezza nella tua comprensione che a poco a poco ti avvicinerà agli atti effettivi di Dio, una vicinanza che sarà senza distanza e senza errore. Tuttavia, se non sei una persona che cerca di conoscere Dio, le storie che hai ascoltato non ti possono nuocere. Considerale semplicemente storie vere.

Avete capito qualcosa da queste due storie? In primo luogo, queste due storie sono forse separate dalla nostra precedente discussione sull’interesse di Dio per l’umanità? Vi è un collegamento intrinseco? È vero che in queste due storie vediamo gli atti di Dio e la meticolosa attenzione che Egli dedica a tutto ciò che pianifica per l’umanità? È vero che tutto ciò che Dio fa e pensa è per l’esistenza dell’umanità? (Sì.) L’attenzione e la considerazione di Dio per l’umanità non sono forse ben evidenti? L’umanità non è tenuta a fare niente. Dio ha predisposto per gli esseri umani l’aria: non devono far altro che respirarla. La verdura e la frutta che mangiano sono facilmente disponibili. Da nord a sud, da est a ovest, ogni regione ha le proprie risorse naturali e le varie colture, con la frutta e la verdura locali, sono state predisposte da Dio. Nell’ambiente in senso più lato, Dio ha fatto in modo che tutte le cose si rafforzino reciprocamente, siano interdipendenti, si corroborino a vicenda, si controbilancino e siano coesistenti. È questo il Suo metodo e la Sua regola per preservare la sopravvivenza e l’esistenza di tutte le cose; in questo modo, l’umanità ha potuto evolversi al sicuro e serenamente in questo ambiente di vita, moltiplicarsi da una generazione all’altra, fino ai giorni nostri. In altre parole, Dio equilibra l’ambiente naturale. Se Dio non fosse sovrano e non avesse il controllo, l’ambiente, quand’anche fosse stato creato da Dio, sarebbe al di là della capacità di chiunque di mantenerlo in equilibrio. In certi luoghi non vi è aria, e lì gli esseri umani non possono vivere. Dio non ti permetterà di andarci. Pertanto non uscire dai limiti prefissati; questo serve per la protezione dell’umanità, e vi sono misteri al suo interno. Ogni aspetto dell’ambiente, tutta la terra in lungo e in largo e ogni creatura che la popola – sia viva che morta – sono stati concepiti e preparati in anticipo da Dio. Perché questa cosa è necessaria? Perché quella non è necessaria? Qual è lo scopo di avere questa cosa qui e perché quella deve andare lì? Dio aveva già riflettuto bene su tutto questo e non vi è bisogno che ci pensino gli esseri umani. Vi sono persone sciocche che pensano sempre di smuovere montagne, ma invece di fare così perché non si spostano nelle pianure? Se non ti piacciono le montagne, perché vivi nei loro pressi? Non è sciocco? Che succede se smuovi quella montagna? Arriverebbero uragani e onde gigantesche e le case della popolazione verrebbero distrutte. Non sarebbe una follia? Gli esseri umani sanno soltanto distruggere. Non sanno nemmeno preservare l’unico luogo in cui devono vivere, eppure vogliono provvedere a tutte le cose. Ciò è impossibile.

Dio consente all’uomo di gestire tutte le cose e di avere signoria su di esse, ma l’uomo svolge bene questo compito? L’uomo distrugge tutto quel che può. È semplicemente incapace di preservare ogni cosa come Dio l’ha creata per lui: ha fatto il contrario, e ha distrutto la creazione di Dio. L’umanità ha smosso le montagne, ha bonificato terre strappandole ai mari, e ha trasformato le pianure in deserti dove nessuno può vivere. Eppure è nel deserto che l’uomo ha costruito industrie e basi nucleari, seminando distruzione ovunque. I fiumi non sono più fiumi, il mare non è più mare… Quando l’umanità spezza l’equilibrio dell’ambiente naturale e infrange le sue regole, il giorno della catastrofe e della morte non è lontano, ed è inevitabile. Quando arriverà la catastrofe, l’uomo riconoscerà la preziosità di tutto ciò che Dio ha fatto per lui e quanto sia importante per il genere umano. Per l’uomo, vivere in un ambiente dove i venti e le piogge arrivano quando è il loro tempo è come essere in paradiso. Le persone non si rendono conto che questa è una benedizione, ma nel momento in cui la perderanno vedranno quanto tutto questo sia raro e prezioso. E come riavere indietro tutto questo, una volta perso? Che cosa potrebbero fare gli esseri umani se Dio non fosse disposto a crearlo di nuovo? C’è qualcosa che potreste fare? In realtà, c’è qualcosa che potete fare, ed è molto semplice. Quando vi dirò che cos’è saprete subito che è fattibile. Come mai l’uomo si è trovato nell’attuale stato esistenziale? Forse per via della sua avidità e della distruzione che ha operato? Se l’uomo ponesse fine a tale distruzione, il suo ambiente di vita non ritroverebbe a poco a poco l’equilibrio? Se Dio non fa nulla, se Dio non vuole fare più niente per l’umanità (ossia non vuole intervenire), il metodo migliore per l’umanità sarebbe porre fine a questa distruzione e permettere all’ambiente di tornare al suo stato naturale. Porre fine a tutta questa distruzione significa porre fine al saccheggio e alla devastazione delle cose che Dio ha creato. Ciò consentirà all’ambiente in cui vive l’uomo di ristabilirsi gradualmente. Se non si fa così, l’esito sarà un ambiente ancora più invivibile e destinato a distruggersi sempre più rapidamente. La Mia soluzione è semplice? È semplice e fattibile, giusto? Semplice davvero e fattibile per alcuni, ma è forse fattibile per la grande maggioranza della popolazione della terra? (No.) Per voi, almeno, è fattibile? (Sì.) Da cosa nasce il vostro “sì”? Si potrebbe dire che deriva da una base di comprensione degli atti di Dio? Si potrebbe dire che comporta il fatto di obbedire alla sovranità e al progetto di Dio? (Sì.) Vi è un modo per cambiare le cose, ma non è l’argomento di cui stiamo parlando adesso. Dio è responsabile di ogni vita umana ed è responsabile fino alla fine. Dio provvede a te, e anche se, in questo ambiente distrutto da Satana, ti sei ammalato o sei stato colpito dall’inquinamento o hai subìto qualche altro danno, non importa; Dio provvederà a te e ti farà continuare a vivere. Dovresti avere fede in questo. Dio non prenderebbe alla leggera la morte di un essere umano.

Siete giunti a percepire l’importanza di riconoscere che “Dio è la fonte di vita per tutte le cose”? (Sì.) Quali sensazioni avete? Coraggio, vi ascolto. (In passato, non avevamo mai pensato di mettere in connessione le montagne, il mare e i laghi con le azioni di Dio. Solo ascoltando la condivisione di Dio odierna abbiamo capito che queste cose contengono in sé gli atti e la sapienza di Dio; abbiamo capito che anche quando ha dato inizio alla creazione di tutte le cose Dio aveva già infuso in ognuna di esse un destino e la Sua buona volontà. Tutte le cose si rafforzano reciprocamente e sono interdipendenti, e l’umanità è la beneficiaria per eccellenza. Ciò che abbiamo ascoltato oggi sembra assai nuovo e insolito, e noi abbiamo avvertito quanto siano reali le azioni di Dio. Nel mondo reale, nella nostra vita quotidiana e nei nostri incontri con tutte le cose, vediamo che è così.) Lo avete visto davvero, giusto? Dio non provvede all’umanità senza un solido fondamento; Egli non Si limita a pronunciare qualche breve parola. Dio ha fatto tanto, e perfino le cose che tu non vedi sono tutte a tuo beneficio. L’uomo vive in questo ambiente, in tutte le cose che Dio ha creato per lui, dove le persone e le cose sono interdipendenti. Per esempio, le piante emettono gas che purificano l’aria, e le persone respirano l’aria purificata e ne traggono beneficio; eppure certe piante sono velenose per gli esseri umani, mentre altre fanno loro da antidoto. Questa è una delle meraviglie del creato di Dio! Ma per ora lasciamo questo argomento; oggi la nostra discussione si è incentrata principalmente sulla coesistenza fra l’uomo e il resto del creato, senza il quale l’uomo non può vivere. Qual è l’importanza della creazione di tutte le cose da parte di Dio? L’uomo non può vivere senza il resto del creato, proprio come l’uomo necessita di aria per vivere: se tu fossi collocato in un vuoto, moriresti presto. Questo è un principio molto semplice che mostra come l’uomo non può esistere separatamente dal resto del creato. Allora che genere di atteggiamento dovrebbe avere l’uomo verso tutte le cose? Farne tesoro, proteggerle, farne un uso efficiente, non distruggerle, non sprecarle e non trasformarle per capriccio, poiché tutte le cose provengono da Dio e sono fornite all’umanità e l’umanità deve trattarle coscienziosamente.

La Parola, Vol. 2: Riguardo al conoscere Dio, “Dio Stesso, l’Unico VII”

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