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Perché il Signore Gesù pregava Dio in cielo se Egli stesso è Dio?

Traduzione di Maria Falvo

Sappiamo tutti che il Signore Gesù è l’incarnazione di Dio e ha portato a termine l’opera redentrice e tutti coloro che credono nel Signore confermano che Egli è il Salvatore. Tuttavia, la Bibbia racconta che dopo il battesimo di Gesù, il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese sul Signore come una colomba e una voce diceva: “…Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto(Matteo 3:17). Questa voce è la testimonianza dello Spirito Santo che dice che il Signore Gesù è il figlio prediletto di Dio. Inoltre, il Signore Gesù pregava prima di essere crocifisso e diceva: “…Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi(Matteo 26:39). Tutto questo dimostra che Egli è il figlio di Dio. A questo punto, la domanda è: il Signore Gesù è veramente Dio o è il Figlio di Dio? Se è Dio, allora perché prega Dio in cielo?

Perché il Signore Gesù pregava Dio in cielo se Egli stesso è Dio?

• Il Signore Gesù è veramente Dio o è il Figlio di Dio?

In effetti, Dio non ha detto nella Genesi di avere un figlio, né il Dio Jahvè aveva detto una cosa simile Nell’Età di legge? Da ciò possiamo dedurre che vi è un solo Dio e che non vi è alcuna relazione Padre-Figlio di cui discutere. Quando il Signore Gesù incarnato è venuto per compiere l’opera di redenzione dell’umanità, ovvero, Dio è divenuto il Figlio dell’uomo apparso tra gli uomini e compiva le Sue opere in mezzo agli uomini, Egli ha iniziato una nuova epoca, nella quale Dio Lui stesso è venuto sulla terra per vivere in mezzo agli uomini. Per tale motivo, gli uomini adoravano il Signore Gesù chiamandolo Cristo, il Figlio di Dio. A quel tempo, lo Spirito Santo divenne anche testimone del fatto che il Signore Gesù era il figlio prediletto di Dio che chiamava Dio in cielo “Padre”. È per questo che gli uomini hanno creduto che il Signore Gesù fosse il Figlio di Dio ed è così che è nato il concetto della relazione Padre-Figlio. Ma il Signore Gesù è veramente Dio o è il Figlio di Dio? Leggiamo alcuni passi della Bibbia. In Giovanni 14-8, Filippo chiede al Signore Gesù: “Signore, mostraci il Padre e ci basta”. Il Signore Gesù disse a Filippo: “Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse(Giovanni14:9-11). Il Signore Gesù disse molto chiaramente: “…Chi ha veduto me, ha veduto il Padre”; Da ciò possiamo dedurre che il Signore Gesù è l’apparizione di Dio. Gesù non ha detto che tra Egli e il Padre vi è una relazione Padre-Figlio. Invece ha detto: “…io sono nel Padre e che il Padre è in me, […]” “Io ed il Padre siamo uno”. Dalle parole di Gesù, si evince che Egli è Dio, che vi è un solo Dio e che non vi è alcuna relazione Padre-Figlio di cui discutere. È solo perché non riusciamo a comprendere il mistero dell’incarnazione che pensiamo che il Signore Gesù è il Figlio di Dio. Un libro spirituale dice: “Il significato dell’incarnazione è che Dio appare nella carne e viene a compiere la Sua opera fra gli uomini della Sua creazione sotto l’aspetto della carne. Così, perché Dio Si possa incarnare, Egli deve prima essere carne, carne dotata di normale umanità; questo, quantomeno, deve essere vero. Di fatto, ciò che è implicito nell’incarnazione di Dio è che Egli vive e opera nella carne, Dio nella Sua essenza stessa si fa carne, diventa un uomo”. In sintesi, l’incarnazione è Dio fatto carne e divenuto uomo in mezzo agli uomini e il Dio incarnato è Dio stesso.

2. Se il Signore Gesù è Egli Dio stesso perché pregava Dio in cielo?

Vi è un mistero che spiega il perché il Signore Gesù chiamava “Padre” nelle Sue preghiere Dio in cielo. Quando Dio si è incarnato, lo Spirito di Dio è rimasto nella carne e la carne non è cosciente della presenza dello Spirito. Proprio come noi non riusciamo a percepire lo spirito dentro di noi. Inoltre, lo Spirito di Dio nella Sua carne non compie nulla di soprannaturale. Quindi, anche se il Signore Gesù è Dio divenuto carne, se lo Spirito di Dio non avesse parlato e testimoniato a Dio stesso, il Signore Gesù non avrebbe potuto sapere che Egli era l’incarnazione di Dio. Questo è quanto ci dice la Bibbia: “…neppure il Figliuolo, ma il Padre solo”. Prima che il Signore Gesù iniziasse il Suo ministero, viveva in mezzo agli uomini come un uomo comune. Egli in realtà non era consapevole di essere l’incarnazione di Dio, perché lo Spirito di Dio nella carne non operava in Lui in modo soprannaturale, ma operava come in tutti gli altri uomini. Ecco perché il Signore Gesù pregava Dio in cielo, ovvero, pregava lo Spirito di Dio nella Sua umanità. E ciò ha un senso. Quando il Signore Gesù compì ufficialmente il Suo ministero, lo Spirito Santo iniziò a parlare, testimoniando che Egli era l’incarnazione di Dio. Solo allora il Signore Gesù realizza la Sua vera identità, ovvero che doveva venire per compiere l’opera di redenzione. Tuttavia, quando stava per essere crocifisso, continuava a pregare Dio Suo Padre. Ciò mostra che la sostanza di Cristo è obbedienza assoluta a Dio in Cielo. Un testo spirituale dice: “Quando Gesù chiamava Dio in cielo con il nome di Padre mentre pregava, ciò era fatto unicamente dalla prospettiva di un uomo creato, soltanto perché lo Spirito di Dio Si era rivestito da uomo comune e normale, e aveva la parvenza esteriore di un essere creato. Anche se in Lui dimorava lo Spirito di Dio, il Suo aspetto esteriore era pur sempre quello di un uomo comune; in altre parole, Egli era diventato il ‘Figlio dell’uomo’, di cui tutti parlavano, tra cui lo Stesso Gesù. Per quanto grande fosse l’autorità di Gesù sulla terra, prima della crocifissione, Egli era solo un Figlio dell’uomo, che era governato dallo Spirito Santo (cioè Dio), e una creatura terrena, perché doveva ancora completare la Sua opera. Pertanto, il fatto che Gesù chiamasse Dio il Padre che è nei cieli lo si doveva unicamente alla Sua umiltà e alla Sua obbedienza. Il Suo rivolgerSi a Dio (cioè allo Spirito in cielo) in questo modo, tuttavia, non prova che Egli sia il Figlio dello Spirito di Dio in cielo; il punto è semplicemente che è diversa la Sua prospettiva, non che Egli sia una persona diversa. Credere all’esistenza di persone distinte è un errore! Prima della crocifissione, Gesù era un Figlio dell’uomo soggetto alle limitazioni della carne, e non possedeva appieno l’autorità dello Spirito. È per questo che Egli poteva solo cercare la volontà di Dio Padre, dalla prospettiva di una creatura, analogamente a come pregò tre volte nel Getsemani: “Però, non la mia volontà, ma la tua sia fatta”. Prima della crocifissione, Gesù era soltanto il Re dei Giudei; era il Cristo, il Figlio dell’uomo, e non un corpo glorioso. Ecco perché, dal punto di vista di essere creato, chiamava Dio con il nome di Padre. Ora, tu non puoi affermare che tutti coloro che invocano Dio con il nome di Padre siano il Figlio”. “Gesù pregava dal punto di vista della carne. Dato che Si era incarnato in un’umanità così comune, è dal punto di vista della carne che disse: “Il Mio aspetto esteriore è quello di un essere creato. Poiché Mi sono incarnato per venire su questa terra, ora sono molto ma molto distante dal cielo”. Per questo motivo, poteva solo pregare Dio Padre dal punto di vista della carne. Questo era il Suo dovere e ciò di cui avrebbe dovuto essere fornito lo Spirito di Dio incarnato. Non si può affermare che Gesù non sia Dio semplicemente perché prega il Padre dal punto di vista della carne. Anche se viene chiamato il Figlio prediletto di Dio, è sempre Dio Stesso, in quanto non è altro che l’incarnazione dello Spirito, e la Sua essenza è sempre lo Spirito”.

Le parole di Dio sono molto chiare. Quando il Signore Gesù compiva le Sue opere in mezzo agli uomini, ero lo Spirito di Dio rivestito della carne umana che operava e appariva agli uomini. Non importa come il Signore Gesù si esprimesse o come pregasse Dio Padre. La Sua sostanza era divina, non umana. Dio è Spirito ed è invisibile all’uomo. Quando Dio si incarna, noi vediamo solo la carne e non lo Spirito di Dio. Se lo Spirito Santo avesse testimoniato apertamente che il Signore Gesù era Dio, nessun uomo lo avrebbe accettato. A quel tempo, nessuno sapeva cosa significasse che Dio si era incarnato. Gli uomini entrarono in contatto con Gesù, l’incarnazione di Dio, ma non avrebbero mai potuto comprendere che il Figlio dell’uomo fosse l’incarnazione dello Spirito di Dio, l’apparizione di Dio in forma umana. Sebbene il Signore Gesù compisse la parola di Dio attraverso le Sue opere, portasse gli uomini a convertirsi e manifestasse molti miracoli, che rivelavano chiaramente l’autorità e il potere di Dio, gli uomini non riuscivano a riconoscere nelle parole e nelle opere di Gesù che Egli era Dio divenuto uomo. Invece, riconoscevano nel Signore Gesù un profeta e lo chiamavano Maestro. Così, Dio operava in maniera semplice secondo la statura morale degli uomini del tempo, lo Spirito Santo era puramente la testimonianza di Dio e operava secondo la conoscenza degli uomini del tempo, chiamando il Signore Gesù “il Figlio prediletto di Dio”, permettendo così che gli uomini pensassero al Signore Gesù come al Figlio Dio. Questa idea si adattava alle concezioni degli uomini del tempo ed era più facile da accettare. Poiché a quel tempo il Signore Gesù stava solo compiendo l’opera di redenzione, non era importante il modo in cui le persone lo chiamavano, ciò che contava era che Lo accettassero come il Salvatore, che venissero assolti dai loro peccati e che potessero così ottenere la grazia di Dio. Così, lo Spirito di Dio divenne testimone del Signore Gesù nel modo più consono alla statura morale degli uomini del tempo. Se riusciamo a comprendere tutto ciò, non vedremo il Signore Gesù come il Figlio di Dio perché si rivolgeva a Dio in cielo nelle Sue preghiere, ma riconosceremo che, indipendentemente dal come il Signore Gesù pregasse il Padre, Egli è comunque nostro Signore e nostro Dio.

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