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I Pietro 4:10 – Letture del giorno: il 6 novembre 2019

Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo faccia valere al servizio degli altri.

Riflessioni sul versetto di oggi…

Dio è giusto. Dona a ogni fratello o sorella diversi doni e abilità. Quindi, i fratelli e le sorelle svolgono funzioni diverse nella Chiesa. Alcuni di loro sono dirigenti ecclesiastici che guidano altri fratelli e sorelle a leggere le parole di Dio durante le riunioni, alcuni diffondono il Vangelo, altri offrono ospitalità, ecc. I fratelli e le sorelle possono amministrarsi e servirsi a vicenda, e ognuno dovrebbe offrire la propria parte per il lavoro della Chiesa. Tale disposizione è pensata per il normale funzionamento del lavoro della Chiesa, la crescita della vita dei membri della Chiesa e gli interessi della Chiesa. Tuttavia, molte persone giudicano fratelli e sorelle secondo la loro mansione e anzianità. Pensano che i capi siano più in alto rispetto ai fratelli e alle sorelle che offrono ospitalità. Questo tipo di prospettiva non è secondo la volontà di Dio, perché siamo tutte creature di Dio con lo stesso prestigio. Nella Chiesa, dovremmo fare tutto il possibile per sostenerci e aiutarci a vicenda. Vecchi o giovani, capi o seguaci; finché perseguiamo la vita e cerchiamo di amare e obbedire a Dio, allora saremo graditi al Signore, proprio come Dio dice: “Dio solleva i miseri dalla polvere, laddove gli umili sono elevati. Userò la Mia saggezza in tutte le sue forme per governare la Chiesa universale, per governare tutte le nazioni e tutti i popoli, cosicché siano tutti in Me e tutti voi nella Chiesa possiate sottomettervi a Me. Coloro che non obbedirono prima, ora devono essere obbedienti davanti a Me, devono sottomettersi gli uni agli altri, tollerarsi reciprocamente, avere delle vite interconnesse e amarsi l’un l’altro, ispirandosi ai punti di forza per compensare le loro stesse debolezze, coordinandosi nel servire. Così facendo, la Chiesa verrà costruita e Satana non avrà alcuna opportunità di defraudare. Soltanto allora il Mio piano di gestione non avrà fallito. Lasciate che vi offra un altro promemoria in questa sede. Non permettere che emergano in te dei malintesi perché il tal dei tali si comporta in una certa maniera o ha agito in questo e quel modo, permettendo che il tuo spirito sia degradato. Ritengo che sia inappropriato e inutile. L’Unico in cui credi non è Dio? Non è qualcuno. Le funzioni non sono le stesse. Esiste un unico corpo. Ognuno compie il proprio dovere, ognuno al proprio posto e intento a fare del suo meglio – per ogni scintilla c’è un lampo di luce – e a ricercare la maturità nella vita. Così sarò sodisfatto”.

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