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Le parole di Dio mi guidano a imparare come educare i miei figli (II)

Un giorno, dopo cena, insegnai al mio primogenito a leggere il cinese; solo le parole semplici: “Cielo, terra, gente, e, terra, papà, mamma…” Gliele insegnai diverse volte, ma ancora non riusciva a scriverle. Se scriveva la prima parola, dimenticava quella successiva. La rabbia dentro di me esplose; afferrai il righello sul tavolo e lo colpii diverse volte. Gridai forte: “Quanto sei stupido! Non riesci nemmeno a imparare queste poche parole!” Colpii il mio primogenito finché non si mise a piangere: “Ueeeee, Ueeeee”, scappò via a mettersi nell’angolo. Lo sgridai: “Vieni qui e continua a scrivere!” Ma non venne; così lo afferrai e lo trascinai fino alla sedia. Vedendo che la mano del mio primogenito era diventata rossa e gonfia per le botte che gli avevo dato, sentii un dolore lancinante al cuore. Piansi, ritornai nella mia camera e pregai Dio: “Dio! Non appena mio figlio mi ha contrariata, non sono riuscita a controllare la mia rabbia. Non voglio trattare i miei figli così. Dio, aiutami”. Dopo aver pregato, piano piano mi calmai.

In seguito, gli insegnai come al solito, ma ancora non apprendeva. Mi ricordai di pregare Dio e non mi arrabbiai più. Allo stesso tempo, iniziai a riflettere su me stessa: perché non riuscivo a controllare la mia irascibilità, quando mio figlio non mi compiaceva? Mentre riflettevo su questo, pensai a un passaggio delle parole di Dio: “Quando un uomo ha raggiunto una condizione di prestigio, spesso fatica a controllare il proprio umore, e non perde occasione per esprimere insoddisfazione e dare libero sfogo alle sue emozioni; va spesso su tutte le furie senza una ragione evidente, in modo da mettere in evidenza la sua capacità e far sapere anche agli altri che il suo prestigio e la sua identità sono diversi da quelli delle persone comuni. Naturalmente anche le persone corrotte e di basso rango perdono frequentemente il controllo. La loro collera dipende sovente da un danno ai loro vantaggi personali. Per proteggere il prestigio e la dignità personali, spesso l’umanità corrotta sfoga le proprie emozioni e mette a nudo la propria arroganza” (“Dio Stesso, l’Unico II” in La Parola appare nella carne). “Alcuni cercano di limitare la collera mentre altri sono più sconsiderati ed esplodono quando vogliono, senza il minimo ritegno. In sintesi, la collera dell’uomo deriva dalla sua indole corrotta. Qualunque scopo abbia, viene dalla carne e dalla natura; non ha nulla a che vedere con la giustizia e l’ingiustizia perché nulla nella natura e nella sostanza dell’uomo corrisponde alla verità” (“Dio Stesso, l’Unico II” in La Parola appare nella carne). Grazie a quello che le parole di Dio rivelavano, vidi che ero profondamente corrotta da Satana, troppo arrogante e prepotente; reprimevo e obbligavo sempre i miei figli nella mia identità e posizione di madre e, non appena loro non rispondevano alle mie richieste e requisiti, non riuscivo a non arrabbiarmi, a non rimproverarli e punirli fisicamente. In realtà, non ne avevo proprio alcun motivo. La ragione per cui ero così arrabbiata con mio figlio non era forse perché i risultati del suo test di ammissione a scuola erano i peggiori tra quelli di tutti i bambini? Questo mi aveva fatto perdere la faccia innanzi agli altri. “Oggi ho trattato mio figlio così severamente, senza alcun riguardo per i suoi sentimenti, non per il suo bene o per farlo migliorare rapidamente nei suoi risultati accademici, ma per gratificare la mia vanità e il mio desiderio di una buona reputazione. Sono troppo egoista e spregevole! È a causa della mia indole arrogante, egoista e corrotta che non riesco a obbedire a Dio e voglio sempre fuggire dalla Sua sovranità e dalle Sue disposizioni e organizzare ogni cosa per i miei figli in base alle mie capacità, procurando alla fine tanto dolore a me stessa e a loro”. Quando pensavo a questo, mi odiavo e non volevo più vivere sotto l’indole corrotta di Satana ed essere ingannata da lui. Perciò, pregai Dio e Gli chiesi di custodire il mio cuore, di guidarmi con le Sue parole e predisporre anche ulteriori circostanze per cambiarmi e purificarmi. Successivamente, non pretesi più troppo da mio figlio. Al contrario, gli insegnai pazientemente e feci del mio meglio per essere una madre. Piano piano, non mi preoccupai più perché i miei figli non imparavano e mi sentii particolarmente rilassata e felice. Quando guardai di nuovo i miei due figli, vidi che erano davvero carini e vivaci; compresi allora quanto fosse stato ingiusto per loro averli fatti sempre vivere a modo mio e fatti diventare l’immagine idealizzata della mia mente.

Successivamente, quello che mi stupii fu che i miei figli iniziarono a cambiare. Prima, quando facevano i compiti, non riuscivano a concentrarsi negli studi, né a stare seduti in modo appropriato; si stravaccavano sul tavolo e volevano giocare dopo aver scritto appena poche parole. Adesso, erano effettivamente capaci di stare seduti e fare i compiti diligentemente. In passato, il mio primogenito non era stato capace di imparare i caratteri cinesi che gli avevo insegnato molte volte, ma adesso li ricordava dopo che io li avevo detti averli detti solo una o due volte e riusciva a leggere quattro o cinque caratteri insieme. Questo mi stupì davvero; ancora più sorprendente era il fatto che, mentre prima i miei due figli litigavano spesso quando stavano insieme, ora, all’improvviso, erano diventati ben educati e non litigavano più. Il primogenito dava persino di sua iniziativa proattivamente i suoi giochi preferiti al fratello minore. Quando mio marito vide la trasformazione dei nostri figli, mi chiese con stupore come avessi fatto a educare i nostri figli e come mai erano improvvisamente diventati intelligenti e assennati. Pensai tra me e me: “Come gli ho insegnato questo? Questo è un atto meraviglioso di Dio!”

Dopo quell’esperienza, mi calmai e ripensai ai miei precedenti metodi per educare i miei figli. Li avevo sempre educati e controllati dalla mia posizione di madre, perché mi ascoltassero e facessero ciò che dicevo. Pensavo che questo fosse il modo per educarli bene. In realtà, quando li educavo in quel modo, non solo non ottenevano alcun risultato, ma, addirittura, diventavano sempre più ostili. Ma, quando ho rinunciato alla mia carne, ho smesso di vivere attraverso la mia indole satanica egoista e arrogante e sono finalmente stata disposta a obbedire al dominio e alle disposizioni di Dio, ad affidare i miei figli a Lui e ad adempiere ai miei doveri e responsabilità di madre, i miei figli sono diventati obbedienti e assennati. Ora comprendo che soltanto Dio ha l’autorità e il potere e soltanto le Sue parole possono cambiare le persone e farci vivere le nostre vite a somiglianza di uomini veri. Perciò, glorificherò Dio e Gli permetterò di esercitare il potere nella nostra casa. Poiché viene detto nelle riunioni e nei sermoni: “Quando portate Dio nella vostra vita reale, la prima cosa è portarLo nella vostra vita familiare. Nella vostra vita familiare, se delle persone vi hanno solitamente imposto il loro volere, dovete rimuoverle dalla loro posizione. Dovete scacciare tutti gli idoli, far sì che le parole di Dio diventino il padrone della vostra casa e consentire a Cristo di comandare. Marito e moglie, padre e figlio, madre e figlia: tutti insieme devono leggere e comunicare le parole di Dio. Se ci sono problemi o disaccordi, questi possono essere risolti tramite la preghiera, leggendo le parole di Dio e comunicando la verità. Non fate come facevate di solito, quando ascoltavate gli altri. Le persone non dovrebbero fare come dicono gli altri; dovrebbero magnificare Cristo e permettere alle Sue parole di governare la propria famiglia, permettere alle Sue parole di assumere il comando nella propria casa. Non è forse questo ‘portare le parole di Dio nella vita reale’?” (dalla condivisione del Fratello).

Perciò, ho detto ai miei figli: “Da oggi in poi, la mamma non perderà più la pazienza senza motivo, né vi picchierà più. Se sbaglierete, la mamma ve lo dirà pazientemente; e se la mamma sbaglierà, si scuserà con voi. Studiamo la parola di Dio insieme e cresciamo insieme nelle Sue parole e non facciamo cose che a Dio dispiacciono, va bene?” I miei figli, felici, risposero: “Va bene!” In seguito, non provai più a esercitare la mia posizione di madre per reprimerli. Quando affrontavamo qualche questione, tutti rispettavamo Dio come grande e lasciavamo che Cristo esercitasse il potere in casa nostra. A volte, parlavo loro ad alta voce e loro mi dicevano: “Mammina, Dio non ti amerà più se sei così”. Quando facevano qualcosa di sbagliato, gli spiegavo anche il motivo e gli dicevo come a Dio piaceva che ci comportassimo e, ogni volta, ascoltavano con attenzione. Lentamente, la relazione con i miei figli divenne sempre più stretta. Gli leggevo spesso le parole di Dio e ascoltavo gli inni della parola di Dio con loro. Prima, quando tornavano da scuola, guardavano sempre i cartoni animati, come “Robot”, sull’iPad. Ora, spesso mi dicono: “Mammina, guarderemo l’iPad solo per un po’; non vogliamo vedere quello che a te non piace. Possiamo vedere i video degli inni della parola di Dio?” Allora li guardano in silenzio e, a volte, li possono vedere per più di un’ora.

Sia ringraziato Dio Onnipotente per aver cambiato la mia vita e quella dei miei figli con le Sue parole. In passato, ero ignorante e sciocca e educavo i miei figli basandomi sulla mia natura arrogante. Non sapevo portare i miei figli innanzi a Dio e, di conseguenza, più li educavo, più ribelli diventavano. Ora capisco che soltanto le parole di Dio possono cambiarci e farci vivere a somiglianza di un vero uomo. D’ora in poi, imparerò a glorificare la parola di Dio e a far sì che i miei figli credano in Lui e Lo seguano. Tutta la gloria appartiene a Dio Onnipotente!

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