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Letture del giorno: il 6 marzo 2019 – Matteo 7:1

Non giudicate acciocché non siate giudicati.

Riflessioni sul versetto di oggi…

Le parole Signore Gesù ci dicono che Dio odia il giudizio dell’uomo. Tuttavia, nel momento in cui facciamo gruppo con gli altri, spesso giudichiamo le altre persone nonostante noi stessi. Quando agiamo in questo modo, non cerchiamo la volontà di Dio, non siamo nemmeno a conoscenza dell’atteggiamento di Dio verso questa persona. Seguiamo ciecamente le nostre nozioni e fantasie per giudicare gli altri, provocando così l’odio di Dio. La Bibbia ci riferisce la storia di Giobbe e i suoi tre amici, alimentando il nostro pensiero.

Giobbe temeva Dio. Sebbene egli non comprendesse la volontà di Dio nei momenti in cui fu messo alla prova, egli non peccò con le sue labbra, ma custodì e cercò con serenità la volontà di Dio in presenza di Dio. Perciò per quanto fosse assediato da Satana, egli manteneva ben salda la sua integrità - temendo Dio e rifuggendo dal male - portando una bella e clamorosa testimonianza per Dio, umiliando e sconfiggendo Satana, tanto da ricevere le lodi di Dio.

I tre amici di Giobbe avevano una certa familiarità con le dottrine spirituali.  Tuttavia, nel corso delle tribolazioni di Giobbe, non ebbero alcun rispetto verso Dio ma giudicarono e attaccarono Giobbe affermando che egli aveva offeso Dio e perciò era stato punito. Essi osservavano le cose in maniera superficiale senza mai andare alla ricerca della volontà di Dio, ma hanno giudicato in maniera arbitraria arrivando a conclusioni avventate su Dio mettendo alla prova Giobbe.  Perciò, Dio Si adirò con loro chiedendo di andare da Giobbe e offrire per loro dei sacrifici; e Dio li perdonò dopo che Giobbe ebbe pregato per loro.

La storia di Giobbe e dei suoi tre amici vuole far dimostrare che se vogliamo evitare di giudicare in maniera avventata le persone, le questioni e le cose ci accadono personalmente, dovremmo cercare di percorrere il cammino essendo timorati di Dio e rifuggendo il male. Dobbiamo pregare e cercare la volontà di Dio in tutte le cose e di accettare la Sua considerazione. Non peccare con la lingua, non giudichiamo le cose che non capiamo, non diciamo cose che non facciano bene alle altre persone. Tutto ciò che diciamo e facciamo deve essere retto e onorevole. Nei nostri rapporti con gli altri dobbiamo avere un cuore che adora Dio. Quando mettiamo in pratica ciò preserverà le nostre lingue e ci farà vivere dinanzi a Dio in ogni momento.

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