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Gesù ritorna! - Sono tornato a casa

Il magnifico progetto divino

Non sono molto ferrato in cinese, ma conosco questo modo di dire: “la cattiva sorte è in realtà una benedizione”. Significa che ciò che all’apparenza sembra qualcosa di negativo ha in realtà un risvolto positivo.

All’inizio del 2017 persi il mio cellulare e dovetti comprarne uno nuovo. Sembrava una cosa negativa, ma non mi sarei mai aspettato che proprio il nuovo telefono avrebbe portato una svolta positiva nella mia vita.

Credevo in Dio da più di dieci anni e avevo servito il Signore per un paio d’anni in chiesa. Successivamente lasciai la chiesa per andare a far soldi. Visitai molti posti, tra cui Singapore. Guadagnai effettivamente molti soldi e assaporai appieno una vita di eccessi. Ma in questa vita reale, dove la legge della giungla ha la meglio, mi sono sempre sentito circospetto verso gli altri, e così gli altri verso di me. Per questo motivo non riuscivo a trovare sollievo nel profondo del mio cuore, ma anzi, mi sentivo sfinito da questa vita. Soltanto il taccuino che portavo con me mi dava conforto, perché conteneva delle citazioni dalla Bibbia. A volte leggevo la Bibbia per riempire il vuoto nel mio cuore. Nonostante non andassi in chiesa da anni, avevo il pensiero fisso di cercare una chiesa per servire il Signore. Iniziai così a impiegare il mio tempo libero nella ricerca di chiese in Malesia, ma come ci andavo di buon umore me ne andavo via sempre deluso. Sentivo che mancava qualcosa, ma non riuscivo a definirlo con chiarezza. Perso in questa contraddizione, entrai in un nuovo estremismo: giocare ai videogame e guardare film in internet. A volte potevo giocare tutta la notte e guardare un film dopo l’altro, compromettendo il mio sonno. All’inizio sentivo che il Signore disapprovava questo mio atteggiamento, ma ben presto questa sensazione svanì.

Fu proprio in quel periodo che persi il mio cellulare. Inizialmente mi arrabbiai molto, perché conteneva molti dati importanti e dovetti recuperarli tutti, come l’accesso a Facebook.

Un giorno di fine febbraio, nel connettermi a Facebook, cliccai inavvertitamente sulla versione inglese del sito e vidi un post. Oltre a delle scritture, riportava anche alcuni passi della Bibbia che mi colpirono. Nei giorni seguenti continuai a notare questo post su Facebook, e dopo averlo tradotto riuscii a leggerlo nella sua interezza; riportava le parole del Signore Gesù citate nella Bibbia: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, […]” (Matteo 7:21). Sentii che erano speciali e che potevano darmi ispirazione e chiarezza. Ad ogni modo, poiché l’autore del post non era tra le mie amicizie, non avevo modo di leggere il resto. Sfogliando la timeline scoprii che l’autore del post era una sorella. Il suo nome era Susan, dalla Corea del Sud. Le mandai immediatamente una richiesta di amicizia, ma forse non era online in quel momento e non mi aggiunse subito. Dopo un paio di giorni aggiunsi alle mie amicizie una ragazza cinese di nome Qi Fei, anche lei cristiana e proveniente dalla Corea del Sud. Nel sentirla parlare delle sue esperienze di fede sentii che eravamo in sincronia. Non mi aspettavo che Susan e Qi Fei fossero a loro volta buone amiche, lo scoprii quando Susan mi aggiunse alle sue amicizie. Nel leggere i loro post e chattando con loro, percepii la loro forte fede in Dio.

Se ripenso a quando ancora avevo il mio cellulare, e passavo il tempo a giocare ai videogiochi e guardare film… Ora invece, chattando con le due sorelle a proposito della Bibbia e della vita di tutti i giorni, mi rendo conto di quanto ciò mi abbia aiutato a risolvere i miei problemi. Erano diverse dagli altri, perché mi sentivo a mio agio e soprattutto non sentivo il bisogno di alzare la guardia, sapevo di poterle trattare come mie amiche intime a cui potevo aprire il mio cuore. Pian piano la mia vita cambiò. Mi resi conto che perdere il mio cellulare, anche se poteva sembrare un male, fu in realtà una cosa positiva. Mi impedì di vivere una vita degenerata fatta di videogiochi e di film. Ripensandoci, anche se volevo servire il Signore, quella strada era fuori dalla portata dello Spirito Santo, fuori dal disegno divino. È stato Dio che, passo dopo passo, mi ha riportato a sé.

Cercando la soluzione a un problema

Una settimana più tardi, la sera dell’11 marzo, vidi Susan online su Facebook. Parlai con lei del mio lavoro, di come in cuor mio avrei voluto trovare una chiesa dove prestare servizio e le chiesi consiglio al riguardo. Sorella Susan disse che ogni cosa è controllata da Dio, e che avrei dovuto pregare di più sulla questione. Dio ha il Suo tempo per ogni cosa e avrei dovuto imparare ad essere paziente e ubbidiente. In seguito mi parlò della situazione attuale di molte chiese: i predicatori non hanno più cose nuove da dire, in alcune chiese quasi nessuno partecipa agli incontri e in altre, nonostante i molti credenti, si parla solo di denaro e affari. Disse inoltre che ciò era causato dall’assenza dello Spirito Santo. Mi trovai d’accordo con lei. Ai tempi del mio servizio in chiesa assistetti a gente che tramava, sparlava degli altri e commetteva adulterio. Tutto ciò mi indignava. All’epoca chiesi al pastore e diversi colleghi cosa ne pensassero, ma nessuno di loro fu in grado di rispondere con chiarezza. Non mi aspettai che questo mio annoso dilemma potesse essere risolto da Sorella Susan. Ero al settimo cielo.

Sono tornato a casa

Le profezie sul ritorno del Signore nella Bibbia

Senza che me ne rendessi conto, iniziammo a discutere di diversi argomenti come disastri e guerre. A giudicare dallo stato attuale, in cui calamità e guerre scoppiano spesso in molti paesi, mi domandai se le profezie sul ritorno del Signore non si fossero praticamente tutte compiute. Pensando a ciò, mi ricordai di aver chattato con un credente a mezzogiorno, il quale mi aveva detto che il Signore era già disceso nel 1991. Ero dubbioso al riguardo, così chiesi a Susan. Lei mi chiese la mia opinione sulla faccenda. Le risposi: “È impossibile. Quando il Signore ritornerà, discenderà su una nuvola bianca in modo che tutti possano vederLo. Ma non ci sono prove che Dio discenda dalle nuvole. Come si può affermare che il Signore ha fatto ritorno?”

Susan rispose: “Fratello, conosci la Bibbia. Se la studi con attenzione troverai sicuramente la risposta. In verità ci sono molti passi che fanno riferimento alle profezie sul ritorno del Signore. Si possono distinguere in due gruppi. Il primo predice il Suo ritorno su una nuvola in pubblico, visto da tutti proprio come hai detto tu; il secondo predice il Suo ritorno in segreto, in presenza di pochi testimoni, proprio come il Signore Gesù disse: ‘Ecco, io vengo come un ladro; […]’ (Apocalisse 16:15), ‘E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!’ (Matteo 25:6). Le parole ‘come un ladro; […]’ e ‘E sulla mezzanotte si levò un grido: […]’ significano venire sommessamente e in silenzio. Nessuno sa com’è, poiché non esiste suono nel paradiso né la terra trema; non tutti sono in grado di riconoscere e accogliere la voce del Signore ma solo una piccola minoranza. Tutte queste profezie prevedono che il Signore tornerà in segreto. Sarebbe giusto considerare soltanto quelle che prevedono il Suo ritorno su una nuvola, ignorando le altre? Così facendo perderemmo la possibilità di sentire la voce del Signore e di essere portati nel regno dei cieli”.

Rimasi disorientato dalla domanda di Susan. Rilessi quelle scritture più e più volte e pensai: “Ci sono delle contraddizioni nella Bibbia? No. No. No! Come può essere? Ci sono due interpretazioni sul ritorno del Signore. Come si spiega?” Perplesso, le chiesi di continuare. Disse: “Dalla Bibbia possiamo constatare che ci sono due modi in cui il Signore fa il Suo ritorno. Uno in segreto e l’altro pubblicamente. Dio è diventato carne ed è venuto sulla terra. All’apparenza ha l’aspetto di un uomo comune, come l’incarnazione del Signore Gesù: è umano, mangia, beve, dorme e vive tra gli uomini. Questo è un mistero per noi umani, nessuno può affermare con certezza che Lui è Dio. Solo quando si metterà all’opera e parlerà, sarà riconosciuto da coloro i quali saranno in grado di ascoltarlo. Ciò rispecchia la parola del Signore Gesù: ‘Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono’ (Giovanni 10:27). Al contrario, coloro che non saranno in grado di riconoscere la Sua voce, tratteranno la Sua incarnazione come una persona comune, rinnegandoLo, contrastandoLo e bestemmiandoLo. Proprio come quando il Signore Gesù venne per fare il Suo lavoro, sembrava un uomo ordinario e normale in apparenza, così la maggior parte delle persone negò, resistette e Lo condannarono, mentre solo poche persone, attraverso le Sue parole e il lavoro, erano in grado di riconoscere Lui come Cristo incarnato e l'apparizione di Dio, così hanno seguito il Signore Gesù e hanno ricevuto la Sua salvezza”. Dopo aver ascoltato pensai che tutto ciò avesse un senso, perché andò proprio così. Poi ricordai che nell’Apocalisse si dice che il Signore scenderà tra la gente su una nuvola, e che sia i nostri pastori che i nostri anziani interpretavano alla lettera quei passi. Chiesi allora a Susan con arroganza: “Il Signore Gesù Stesso dice che tornerà su una nuvola, come può tornare attraverso la reincarnazione? Puoi negare questi passi della Bibbia?”

Al che Sorella Susan rispose: “Se studi con attenzione la Bibbia ti renderai conto che numerosi passi profetizzano la seconda venuta del Signore attraverso la reincarnazione”. Trovai quindi alcuni passi che rispecchiavano la sua teoria: “‘Anche voi siate pronti, perché nell’ora che non pensate, il Figliuol dell’uomo verrà’ (Luca 12:40). ‘perché com’è il lampo che balenando risplende da un’estremità all’altra del cielo, così sarà il Figliuol dell’uomo nel suo giorno. Ma prima bisogna ch’e’ soffra molte cose, e sia reietto da questa generazione’” (Luca 17:24-25).

Dopo aver letto questi passi, Sorella Susan disse: “Tutte queste profezie riguardano la venuta o discesa del Figlio dell’uomo. Il termine ‘Figlio dell’uomo’ si riferisce all’essere nato da un essere umano. Lo Spirito non può essere chiamato Figlio dell’uomo. Per esempio, poiché Jahvè è Spirito non può essere chiamato ‘Figlio dell’uomo’. Lo stesso vale per gli angeli e qualunque cosa che abbia una connotazione spirituale. La reincarnazione del Signore Gesù era chiamata Figlio dell’uomo, Cristo, poiché era l’immagine dello Spirito di Dio fatta carne. Il Signore Gesù è il Figlio dell’uomo e carne di Dio, il che significa che la sua venuta avverrà come Figlio dell’uomo, non come Spirito. Altre scritture recitano: ‘Ma prima bisogna ch’e’ soffra molte cose, e sia reietto da questa generazione’. Ciò conferma ancora più chiaramente che la venuta del Signore sarà sotto forma di carne. Considera questo: se il Signore non dovesse tornare in forma umana ma come Spirito non potrebbe soffrire per colpa di questa generazione. Chi mai oserebbe ripudiare lo Spirito di Dio? Chi mai potrebbe farLo soffrire?”

Rilessi le parole “Figlio dell’uomo” con meraviglia. Nonostante pensai più volte al loro significato proprio non riuscivo a venirne a capo. Ciò che Sorella Susan disse risolse il mio dilemma e mi mise di buon umore. Si era fatto tardi e staccai. Quella notte ero così estasiato che non riuscii a prendere sonno fino a notte fonda. In tutti quegli anni non avevo mai fatto tali discorsi e sentito parole così belle; non riuscivo a esprimere la mia gioia.

Il Signore è tornato

Il giorno seguente, il 12 marzo, ero pervaso da una sensazione di speranza ed eccitazione. La notte precedente Susan aveva discusso con me riguardo il Figlio dell’uomo e l’incarnazione. Nonostante potessi collegare i due concetti, e pur sapendo che il Signore Gesù è Cristo incarnato, avevo delle altre domande: cos’è l’incarnazione, cos’è Cristo, e su quali basi affermiamo che Dio divenne carne? Ad ogni modo, sia io che Susan avevamo entrambi un lavoro e potevamo parlare solo a fine giornata.

Quella sera le posi la mia prima domanda: cos’è l’incarnazione? Sorella Susan mi mandò alcuni passaggi da leggere: “Il significato dell’incarnazione è che Dio appare nella carne e viene a compiere la Sua opera fra gli uomini della Sua creazione sotto l’aspetto della carne. Così, perché Dio Si possa incarnare, Egli deve prima essere carne, carne dotata di normale umanità; questo, quantomeno, deve essere vero. Di fatto, ciò che è implicito nell’incarnazione di Dio è che Egli vive e opera nella carne, Dio nella Sua essenza stessa si fa carne, diventa un uomo. […]” “Il Dio che Si è fatto carne Si chiama Cristo e Cristo è la carne assunta dallo Spirito di Dio. Questa carne è diversa da qualsiasi uomo che è di carne. Questa differenza è perché Cristo non è fatto di carne e di sangue, ma è l’incarnazione dello Spirito. Egli ha sia una normale umanità e sia una completa divinità. La Sua divinità non è posseduta da nessun uomo. La Sua normale umanità sopporta tutte le normali attività della carne, mentre la Sua divinità svolge l’opera di Dio Stesso. […]” “Colui che è l’incarnazione di Dio deve avere la Sua sostanza e la Sua espressione. Poiché Dio Si trasforma in carne, compirà l’opera che deve realizzare, e dal momento che Egli Si trasforma in carne, esprimerà ciò che è e sarà in grado di portare la verità all’uomo, dargli la vita e mostrargli la via. La carne che non contiene l’essenza di Dio non rappresenta certamente Dio incarnato: non c’è dubbio. Per esaminare se si tratta dell’incarnazione di Dio, l’uomo deve valutare l’indole che Egli esprime e le parole che pronuncia. In altri termini, il fatto che Egli sia o non sia Dio in carne, e che sia o non sia la vera via, deve essere giudicato dalla Sua essenza. E così, nello stabilire se si tratta di Dio in carne, il punto è prestare attenzione alla Sua sostanza (la Sua opera, le Sue parole, la Sua indole e molto altro), anziché all’apparenza esteriore. […]”. Finito di leggere, pensai a come queste parole avessero chiarito il mistero dell’incarnazione. La loro definizione di Cristo come “Il Dio che Si è fatto carne Si chiama Cristo […]”, era semplice magnifica! Nonostante credessi nel Signore da oltre un decennio e sapessi che Gesù era Cristo, non capivo ancora il perché. Solo attraverso queste parole capii che l’incarnazione di Dio è Cristo, che Cristo è l’incarnazione umana di Dio. Meditai su queste parole, e più lo facevo più sentivo di aver capito.

In seguito, Sorella Susan disse che erano parole di Dio Onnipotente, che le parole di Dio sono la verità e solo Lui può esprimersi così. Quando nominò Dio Onnipotente rimasi stupito, ma non del tutto sorpreso, poiché già avevo immaginato che fosse membra della Chiesa di Dio Onnipotente. Ne avevo sentito parlare in internet, ma in quanto cristiano avevo avuto un po’ di timore. Comunque, non dovevo giungere a conclusioni affrettate onde evitare di peccare e offendere Dio. Nei giorni seguenti rimuginai sulla vicenda: avevo parlato più volte con Sorella Susan, e nonostante non l’avessi mai incontrata di persona sentivo che le parole nei suoi discorsi mi erano d’aiuto nelle mie perplessità. A giudicare dalle nostre conversazioni e i suoi post, potevo affermare che Susan e Qi Fei erano persone oneste e gentili. Nella Bibbia si dice che si riconosce un albero dai suoi frutti, ed ogni buon albero darà buoni frutti così come un cattivo albero darà cattivi frutti. Misi da parte i dubbi e aprii il mio cuore, poi chiesi a Sorella Susan di proseguire il suo discorso.

Sorella Susan disse: “Poiché è l’incarnazione di Dio, ci saranno le pubblicazioni di Dio. Dio prenderà parola e negli ultimi giorni l’incarnazione di Dio esprimerà il proprio giudizio, purificherà e salverà l’umanità. Coloro che saranno in grado di ascoltare la voce del Signore Gesù incarnato e Lo accoglieranno, saranno le vergini che Lo accompagneranno al banchetto nuziale. Ciò si riflette nella profezia del Signore Gesù: ‘E sulla mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro!’ (Matteo 25:6). Le vergini sagge ascoltarono le parole del Signore e inconsapevolmente si trovarono rapite di fronte al Suo trono. Ricevettero il giudizio di Dio, vennero purificate e raggiunsero la perfezione negli ultimi giorni attraverso le parole di Dio, affinché potessero affrontare la fine. Qui subentra segretamente Dio Onnipotente col compito di rendere migliore l’umanità. Nel momento in cui viene creato un gruppo di prescelti, il lavoro del Dio incarnato è completo. A quel punto, molte calamità si abbatteranno sulla terra, Dio punirà i malvagi e ricompenserà i buoni, per infine apparire a tutte le nazioni e i popoli. Così si compirà la profezia della pubblica discesa sulla terra del Signore, citata in Apocalisse 1:7: ‘Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. […]’. Razionalmente parlando, alla visione del Signore in cielo l’uomo dovrebbe sentirsi pieno di gioia, eppure le scritture dicono che tutta l’umanità piangerà. Come mai? Ciò è dato dal fatto che quando Dio apparirà, la salvezza compiuta dalla Sua incarnazione durante la Sua venuta segreta sarà già conclusa, e Dio avrà già iniziato a ricompensare i buoni e punire i cattivi. Di conseguenza, coloro che avranno ripudiato il lavoro del Dio incarnato avranno perso la loro possibilità di salvezza. Cosa potrebbero fare costoro se non disperarsi, consapevoli di avere ripudiato la seconda venuta del Signore Gesù? Ecco come apparirà la scena di ‘ […] e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. […]’”.

Dopo aver ascoltato il discorso della sorella Susan, fui preso di nuovo da un sentimento di soddisfazione ed eccitazione. Inizialmente non avevo inteso il significato delle scritture se non a livello letterale. Pensando che il Signore sarebbe disceso apertamente con le nuvole quando sarebbe tornato. Ora finalmente ho visto che Dio prima discenderà in segreto per fare il lavoro di giudicare e salvare l'umanità, dopo che Dio ha creato un gruppo di conquistatori, apparirà pubblicamente a tutte le nazioni e tutte le persone. Se prima pensavamo che il Signore sarebbe tornato scendendo in pubblico su una nuvola in modo che tutti potessero vederlo, allora quando arriverà quel giorno, sarà il momento in cui andremo tutti all'inferno, perché l'opera di Dio salva l'umanità è stato completato allora. Oh! Grazie alla guida del Signore, in questo periodo di tempo, attraverso la comunione di sorella Susan, ho capito molto.

In seguito, la sorella mi chiese se sono pronto ad accogliere Dio Onnipotente come mio salvatore. Inizialmente non risposi. Quando me lo chiese di nuovo, tuttavia venni pervaso da un sentimento indescrivibile e i miei occhi si riempirono di lacrime, quindi risposi con un sincero: “Sì, Lo voglio!” Dopo queste parole mi sentii come il figliol prodigo che tornava al calore della propria casa dopo aver vagato per tanto tempo. Il mio cuore si riempì di gioia.

L’interferenza del pastore

Dopo aver accettato l’opera di Dio Onnipotente condivisi alcuni post di sorella Susan. Poco dopo, cinque o sei miei amici di Facebook mi scrissero dicendomi di fare attenzione. Mi mandarono dei siti che condannavano La Chiesa di Dio Onnipotente. Sapevo che questa era opera del Demonio e non ne ero affatto condizionato. Il giorno seguente, mentre ero online, un pastore iniziò una conversazione con me e mi chiese: “Credi in Dio Onnipotente? Perché?” Alle sue parole mi arrabbiai e in risposta gli chiesi: “La pecora di Dio ascolta la voce di Dio. Ho riconosciuto la Sua voce e le Sue parole sono la verità. Perché non posso credere in Dio Onnipotente? Perché?” Penso non si aspettasse questa risposta, per questo non rispose per un po’. Continuai a chiedergli: “Pastore, ha esaminato l’opera di Dio Onnipotente e le Sue parole? In quanto pastore, perché giudica e condanna senza documentarsi?” Mai avrei immaginato che abbandonasse la conversazione senza rispondere. Quella situazione mi rese inspiegabilmente felice, perché sentii di aver sopraffatto la tentazione di Satana. Non avevo fatto altro che porre domande che già avevo discusso con Susan e le altre sorelle. Non mi sarei mai immaginato che il pastore rimanesse così perplesso alle mie domande. Questa esperienza mi diede molta fiducia in me stesso. Grazie Dio!

Il mio desiderio

Finora cinque mesi sono passati. Attraverso le riunioni e le letture della parola di Dio ho compreso molti aspetti della verità, come l’incarnazione, che genere di persona può accedere al Regno dei Cieli e così via. In quel periodo fui disturbato da molte voci di pastori e anziani, e mi sentii sopraffatto e inerme davanti al complotto del Demonio, ma Dio fu sempre con me. Attraverso le parole di Dio e dei discorsi delle sorelle riacquistai fiducia in me stesso. Guardando indietro, mi rendo conto di come sono diventato sempre più forte ogni volta che vacillavo. Le parole di Dio hanno ragione, potrei trovarmi di fronte a Dio Onnipotente: ciò è già stato deciso e dovrei andare avanti serenamente. Al mio ritorno alla famiglia di Dio, la prima canzone che imparai è un inno a un’esperienza di vita “Tutto ciò che ho viene da Dio, viene direttamente dalla Sua grazia. Dio mi ha donato la vita e mi ha allevato; credo sia giusto, sia giusto ripagarLo. Dio ha tutto il potere, il destino del mio essere. La vita e la morte sono nelle Sue mani. La vera vita richiede impegno duro, vivo per soddisfare Dio. […]”.

Grazie Dio! Com’è bello tornare a casa! Ora non solo scrivo post su internet per diffondere le parole di Dio Onnipotente, ma predico il Vangelo. Sono pronto a fare del mio meglio e ripagare l’amore di Dio!

Traduzione di Elisa Stucchi

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