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Conosci l’essenza della resistenza dei farisei a Dio?

Dopo colazione, i fratelli e le sorelle stavano conducendo un incontro a casa di Yang Keqin. In quel momento, Wang Hui, moglie di Yang Keqin, disse con gioia: “Keqin, guarda chi è tornata!” Yang Keqin sollevò gli occhi e vide sua cugina, che condivideva con lui la fede nel Signore. Sembrava pieno di entusiasmo ed esclamò: “Ah! Aizhen! Sei andata a lavorare per il Signore e sono trascorsi da allora quattro anni. Sei mancata moltissimo a tutti”. “Anch’io desidero avere un incontro con voi. Oggi, finalmente ci riuniamo di nuovo!”. Song Aizhen rispose con tono appassionato. I fratelli e le sorelle si salutarono quindi con gioia.

In quel momento, fratello Liu Yi disse con serietà: “Sorella Song, le tue testimonianze erano così illuminanti un tempo. Siamo tutti lieti di vederti tornare. Su, condividiamo le nostre esperienze”.

Song Aizhen concordò all’istante e disse: “Sia grazie al Signore. Possa il Signore guidarci. Fratelli e sorelle, cosa stavate condividendo proprio ora?”.

Siyu rispose svelta: “Sorella Song, stavamo leggendo i versetti che narrano di quando il Signore Gesù maledisse i farisei”.

Song Aizhen tirò fuori dalla borsa la Bibbia, osservò i versetti e disse: “È davvero degno di una profonda riflessione il fatto che i farisei resistettero al Signore e Lo condannarono. Essi conoscevano l’Antico Testamento, insegnavano al popolo secondo la legge di Jahvè, servivano Dio nel tempio santo, viaggiavano per mare e per terra allo scopo di diffondere il Vangelo di Dio e guidavano il popolo ebraico ad attendere con intensità la venuta del Messia. Ma chi poteva sapere che quando il Signore Gesù giunse per compiere la Sua opera, essi Gli avrebbero resistito e Lo avrebbero condannato, legandosi persino al governo romano per crocifiggerLo. Avete pensato al motivo per cui i farisei servivano Dio, ma ancora potevano resisterGli?”

Yang Keqin rispose con fervore: “Non ci abbiamo davvero pensato. I capi sacerdoti, gli scribi e i farisei servirono sempre piamente Dio e faticarono per Lui. Esteriormente, essi erano coloro che amavano più Dio, ma perché allora Gli resistettero, sebbene comprendessero chiaramente che la parola del Signore Gesù possedeva autorità e potere?”.

Liu Yi rispose perplessa: “Non possiamo davvero capirlo. Aizhen, hai lavorato e predicato per molti anni, per cui devi saperne più di noi. Per favore, condividi qui la tua interpretazione”.

Song Aizhen replicò con serietà: “Sia grazie al Signore. Nel periodo in cui ho predicato fuori dalla nostra comunità, una sorella mi ha donato un libro e il suo contenuto mi ha permesso di apprendere molto. Lasciate che ve ne parli. Nel libro si dice: ‘Volete sapere il motivo per cui i farisei si opposero a Gesù? Volete conoscere la sostanza dei farisei? Essi erano pieni di fantasie sul Messia. Per di più, credevano soltanto che il Messia sarebbe arrivato, ma non ricercavano la verità della vita. E così, ancora oggi attendono ancora il Messia, perché non conoscono affatto la via della vita e ignorano quale sia la via della verità. Dite, queste persone così stupide, ostinate e ignoranti come potrebbero guadagnarsi la benedizione di Dio? Come potrebbero contemplare il Messia? Resistevano a Gesù perché non conoscevano la direzione dell’opera dello Spirito Santo, ignoravano la via della verità descritta a parole da Gesù, e inoltre non comprendevano il Messia. Dal momento che non avevano mai visto il Messia e non erano mai stati in Sua compagnia, commisero l’errore di tributare un insulso omaggio al nome del Messia, mentre si opponevano alla Sua sostanza con qualsiasi mezzo. Fondamentalmente, questi farisei erano ostinati e arroganti, e disobbedivano alla verità. Il principio della loro fede in Dio è: a prescindere da quanto sia profonda la Tua predicazione e da quanto sia elevata la Tua autorità, Tu non sei il Cristo a meno che Tu non venga chiamato il Messia. Questi punti di vista non sono assurdi e ridicoli? […](‘Nel momento in cui contemplerai il corpo spirituale di Gesù, Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra’).

Queste parole ci indicano con chiarezza la ragione ultima per cui i farisei resistettero a Gesù Cristo e Lo condannarono. L’essenza della natura dei farisei è troppo testarda e arrogante. Anche se credevano in Dio, non avevano il minimo rispetto per Lui e, inoltre, erano estremamente tediati dalla verità, e la odiavano. Anche se avevano dimestichezza con l’Antico Testamento e osservavano la legge di Jahvè Dio, essi conoscevano solo le lettere e le dottrine, e non sapevano nulla di Dio. Quando il Signore Gesù giunse a compiere la Sua opera, i farisei mantennero le loro idee e immaginazioni per resisterGli e condannarLo. Non importava quanto profonda fosse la predicazione del Signore Gesù, quanto essi ne traessero beneficio, quante verità contenessero le Sue parole, ed era indifferente quanto elevati fossero il potere e l’autorità in esse contenute, nella misura in cui il nome del Signore non era il Messia, essi Gli resistettero e Lo condannarono. Credevano solo alle proprie idee e immaginazioni, e solo erano convinti della teoria teologica investigata e sviluppata da loro stessi. Si può, quindi, comprendere che l’essenza della natura dei farisei è testarda, arrogante, nonché nemica della verità.

Quando il Signore Gesù compì la Sua opera, Egli espresse molte verità e compì molti miracoli, come far vedere i ciechi, camminare gli zoppi, purificare i lebbrosi e resuscitare i morti; nutrire cinquemila persone con cinque pani e due pesci; calmare il vento e le onde. L’opera e le parole del Signore Gesù possiedono un’autorità e un potere che sconvolsero in quel momento l’intera nazione della Giudea. Molti, dopo aver assistito a questi fatti, seguirono il Signore Gesù e ritornarono a Lui. Tuttavia, i farisei videro ciò con i loro occhi e con il loro cuore Lo odiarono. Tutti loro sapevano nel loro cuore che se il Signore Gesù avesse continuato a predicare e a operare, molti tra coloro che credevano nel giudaismo Lo avrebbero seguito. A quel punto, era probabile che l’intero giudaismo sarebbe rimasto desolato e in fallimento, e di conseguenza nessuno li avrebbe guardati con ammirazione e adorati, e poi avrebbero perso la loro posizione e la loro fonte di sostentamento. Per mantenere tale posizione e la fonte di sostentamento, e per raggiungere il loro spregevole obiettivo, di essere guardati con ammirazione e venerati dal popolo, essi resistettero follemente al Signore Gesù e Lo condannarono, sostenendo che aveva scacciato i demoni per mezzo del principe stesso dei demoni, e intimidirono persino e minacciarono i credenti che chiunque avesse seguito il Signore Gesù sarebbe stato espulso dalla sinagoga. Complottarono anche per ucciderLo, proprio come dice la Bibbia: ‘I capi sacerdoti quindi e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? perché quest’uomo fa molti miracoli. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno e città e nazione. […] Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire’ (Giovanni 11:47–48, 53). Per raggiungere il loro scopo, i farisei giunsero al punto di cospirare con il governo romano per crocifiggere il Signore Gesù, affermando: ‘Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figliuoli’. Da tutto ciò, possiamo comprendere che i farisei odiavano la verità e odiavano Cristo, e avevano già da tempo raggiunto lo stadio di una sorta di furia. Essi preferirono rinunciare al loro sacrificio per il peccato e lasciare che i loro discendenti venissero maledetti, e crocifiggere il Signore Gesù, che aveva espresso la verità per redimere l’umanità. Questa è la loro vera natura di odio per la verità. Dimmi, non è forse espressione della giustizia di Dio che il Signore Gesù maledisse i farisei?”.

Dopo aver udito queste parole, i fratelli e le sorelle erano molto contrariati con i farisei e iniziarono a parlarne. Fratello Liu Yi commentò: “In passato, sapevo solo che i farisei avevano resistito al Signore Gesù, ma non potevo comprendere il fondamento della loro opposizione a Dio. Oggi, dopo aver ascoltato a questo modo la condivisione di sorella Song, ho capito che i farisei sembravano molto pii; sacrificavano e faticavano per Dio, Lo pregavano e leggevano le Scritture, ma non facevano ciò per adorarLo e servirLo con sincerità. Emerge da ciò che il loro scopo era quello di mantenere la propria posizione e i propri mezzi di sostentamento, e di conquistare il popolo in modo da poter essere ammirati e guardati con rispetto”.

Yang Keqin annuì pensieroso e aggiunse: “Giusto. Non c’è da stupirsi che quando videro il Signore Gesù predicare il Vangelo del Regno, insegnare al popolo a confessarsi e a pentirsi con Dio, e a perdonare il peccato dell’uomo, e quando si accorsero che tutto il popolo ebraico seguiva il Signore, precipitarono in una rabbia e tedio e rancore contro Gesù, e usarono ogni mezzo possibile per diffondere dicerie e per calunniarLo, impedendo ai credenti di ritornare al Signore. Essi erano davvero i servi malvagi che odiavano la verità, odiavano Cristo ed erano ostili a Dio. Il Signore Gesù maledisse i farisei, dicendo: ‘Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perché siete simili a sepolcri imbiancati, che appaion belli di fuori, ma dentro son pieni d’ossa di morti e d’ogni immondizia. Così anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro siete pieni d’ipocrisia e d’iniquità(Matteo 23:27–28). Da queste parole, possiamo evincere che la maledizione del Signore contro i farisei rivela completamente la giustizia di Dio”.

Song Aizhen continuò: “Leggiamo qualche altro versetto di quando il Signore Gesù smascherò i farisei: ‘E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Dio, infatti, ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; voi, invece, dite: Se uno dice a suo padre o a sua madre: Quello con cui potrei assisterti è offerta a Dio, egli non è più obbligato ad onorar suo padre o sua madre. E avete annullata la parola di Dio a cagion della vostra tradizione. Ipocriti, ben profetò Isaia di voi quando disse: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro e lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d’uomini(Matteo 15:3–9). Dalla denuncia portata avanti dal Signore Gesù contro i farisei, possiamo comprendere che essi spesso interpretavano la Bibbia agli altri nella sinagoga e altrettanto spesso pregavano innanzi al popolo. Dal punto di vista dell’uomo, tutti loro osservavano la Bibbia ed erano esteriormente pii, ma in realtà si limitavano a celebrare il cerimoniale religioso e a seguire i regolamenti, e a interpretare le norme e le dottrine contenute nella Bibbia. Essi non temevano affatto Dio, non obbedivano ai Suoi comandamenti, e giunsero sino al punto di sostituirli con la tradizione dell’uomo, ignorandoli e rendendosi pubblicamente nemici di Dio. Non era forse questa una prova inconfutabile di come i farisei servivano Dio, ma al contempo Gli resistevano? Ciò che fecero era del tutto in opposizione alla volontà e alle richieste di Dio, e questa era la ragione principale per cui il Signore Gesù li odiò e li maledisse. I Suoi comandamenti dicono chiaramente: ‘Non uccidere’, ‘Non attestare il falso contro il tuo prossimo’. Ma i farisei li ignorarono, diedero pubblicamente falsa testimonianza per condannare e uccidere i profeti inviati da Dio, ciò che è una resistenza diretta a Lui. Quindi, il Signore Gesù li condannò e li maledisse dicendo: ‘Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? Perciò, ecco, io vi mando de’ profeti e de’ savi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, affinché venga su voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, […](Matto 23:33–35). I farisei resistettero follemente a Dio, uccisero i profeti da Lui inviati, distrussero la Sua opera e impedirono che fosse fatta la Sua volontà; essi provocarono seriamente la collera dell’indole di Dio. Come potevano non soffrire per la Sua maledizione?”.

Siyu era davvero arrabbiata per le azioni commesse dai farisei e disse a coloro che si trovavano accanto a lei: “È vero. I farisei ignorarono i comandamenti di Dio, rendendosi pubblicamente Suoi nemici, e inventarono persino dicerie per dare falsa testimonianza e uccisero i profeti da Lui inviati. Erano così malvagi. Dovevano davvero essere maledetti da Dio!”.

Song Aizhen continuò a condividere: “Fratelli e sorelle, sappiamo tutti che per redimere l’umanità, il Signore Gesù sopportò umiliazioni per discendere sulla terra e vivere insieme ai peccatori. Egli espresse la verità, compì numerosi miracoli e donò agli uomini abbondanti grazia e benedizioni, perché ne potessero gioire. I farisei non ricercarono né indagarono, ma resistettero selvaggiamente al Signore Gesù e Lo condannarono, e alla fine si unirono al governo romano per inchiodarLo sulla croce. Da ciò, possiamo comprendere la natura di anticristo dei farisei nel resistere a Dio e nell’esserGli ostili. Quando il Signore Gesù fu crocifisso e dopo tre giorni risorse, apparendo ai Suoi discepoli per quaranta giorni, cosa che sconvolse nuovamente l’intera nazione ebraica, furono in molti ad assistere a questi fatti e uno dopo l’altro confessarono e si pentirono e ritornarono al Signore Gesù. Ma il sommo sacerdote e i farisei corruppero i soldati e ordinarono loro: ‘Dite così: I suoi discepoli vennero di notte e lo rubarono mentre dormivamo. E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi metteremo fuor di pena’ (Matteo 28:13–14). Quando i discepoli del Signore Gesù assistettero alla Sua resurrezione e apparizione, e quando poi predicarono il Vangelo a tutto il mondo per testimoniare il nome del Signore, i farisei ancora si recarono ovunque per cacciarli, arrestarli e tormentarli. Essi odiavano talmente la verità ed erano ostili a Dio, il loro scopo era cancellare l’opera del Signore Gesù e realizzare la propria ambizione di controllare l’intero mondo religioso”.

Yang Keqin disse con entusiasmo: “Oggi finalmente capisco. Emerge che la ragione principale per cui i farisei resistettero a Dio è la loro natura arrogante e testarda. Essi non accettarono mai la verità proveniente da Lui e fecero ogni cosa per i propri vantaggi. Rendiamo grazie al Signore. Aizhen, la tua condivisione è così illuminante. Questa è la guida del Signore. Questa è la direzione del Signore”.

Quando Song Aizhen si accorse che suo cugino comprendeva come i farisei avevano resistito a Dio, disse con gioia: “Fratello, oggi, è per merito completo della grazia del Signore che possiamo vedere attraverso l’essenza del fariseo che resiste a Dio. Ringraziamo il Signore. Sia gloria al Signore!”.

In quel momento, Siyu non riuscì a sedere tranquilla e disse affannosamente: “Sorella Song, attraverso la condivisione di oggi, comprendiamo la sostanza della resistenza dei farisei a Dio. Non vogliamo seguire le loro orme su questo grande tema di accogliere il ritorno del Signore. Allora, cosa dovremmo fare per evitare di resisterGli? Per favore, condividi il tuo pensiero con noi”.

Song Aizhen disse con profonda emozione: “Sorella, la domanda che hai posto è molto rilevante. Nessuno di noi desidera seguire le orme dei farisei, quindi sembra essere particolarmente importante quale atteggiamento assumiamo per attendere la venuta del Signore. Lasciate che vi legga un altro passaggio di questo libro. Esso dice: ‘Dovreste scegliere il vostro cammino, e non bestemmiare lo Spirito Santo, né rifiutare la verità. Non dovreste essere persone ignoranti e arroganti, bensì obbedire alla guida dello Spirito Santo, e desiderare ardentemente e cercare la verità; soltanto così potrete trarre dei benefici. Vi consiglio di seguire con attenzione il vostro cammino di fede in Dio. Non saltate alle conclusioni; inoltre, non siate superficiali e distratti nella vostra fede in Dio. Sappiate che, come minimo, coloro che credono in Dio devono essere umili e riverenti. […] Nessuno che creda in Gesù ha il diritto di maledire o condannare altre persone. Dovreste essere tutti razionali e accettare la verità. Forse, avendo sentito la via della verità e letto la parola di vita, credi che tra queste parole soltanto una su diecimila sia in linea con le tue convinzioni e con la Bibbia, e quindi dovresti continuare a cercare in questo decimillesimo delle parole. Ti consiglio ancora di essere umile, di non essere troppo sicuro di te e di non esaltarti eccessivamente. […](“Nel momento in cui contemplerai il corpo spirituale di Gesù, Dio avrà creato nuovi cieli e nuova terra”).

Il Signore non vuole che noi seguiamo il sentiero dei farisei; Egli desidera che apprendiamo una lezione dai fallimenti dei popoli del passato; Egli vuole che siamo persone che possono ricercare con umiltà, persone che possono obbedire alla guida dello Spirito Santo. In quanto credenti in Dio, dovremmo avere un cuore umile e rispettoso per quanto riguarda la questione della fede in Lui. Indipendentemente dalla religione o dalla confessione da cui proviene o da chi è, purché le sue parole siano conformi a quelle di Dio e siano in linea con la verità, dovremmo accettarle e sottometterci a esse; non possiamo giudicarle arbitrariamente, né tanto meno condannarle e bestemmiarle. Altrimenti resisteremo con facilità a Dio e offenderemo la Sua indole e saremo quindi da Lui puniti. Dovremmo imitare Pietro e Giovanni. Essi riconobbero dalle parole del Signore Gesù che Egli era il Messia ormai prossimo e quindi Lo seguirono, ottenendo così la Sua salvezza. Al contrario, i farisei erano arroganti e testardi per natura. Non accettarono la verità ma la odiarono, e condannarono persino e bestemmiarono il Signore Gesù. Pertanto, furono puniti e maledetti da Dio. Ciò dimostra che Lui ama coloro che sono umili e ragionevoli, e odia e maledice gli anticristi arroganti e testardi”.

Dopo aver udito queste parole, Siyu commentò tutta emozionata: “Giusto! Non possiamo seguire le orme dei farisei, ma dobbiamo imitare Pietro e Giovanni. Dobbiamo prestare attenzione ad ascoltare la voce di Dio, essere capaci di ricercare la verità e la verità accettare, per essere persone che la verità umilmente investigano. Proprio come il Signore Gesù disse: ‘Beati i poveri in ispirito, perché di loro è il regno de’ cieli’” (Matteo 5:3).

I fratelli e le sorelle commentarono con entusiasmo: “Esatto. Dobbiamo seguire l’esempio di Pietro e di Giovanni per essere persone umili e ragionevoli. Sia resa grazie a Dio”.

Il salotto risuonava di risate, e i fratelli e le sorelle continuarono concitatamente a condividere le proprie riflessioni.

Condividerne di più: VI. Gesù rimprovera i farisei

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